NECTON - Nuovi Ecosistemi sul Torrente Noce

Riqualificazione ambientale della riserva naturale provinciale La Rocchetta, in Val di Non. Progetto finanziato nell'ambito del programma comunitario LIFE (anni 1997-2000).

Informazioni generali

Il progetto NECTON ha avuto la finalità generale di realizzare, all'interno della riserva naturale provinciale La Rocchetta, un piccolo parco fluviale.
E' stata la prosecuzione del progetto Nibbio, condotto negli anni 1996-1997 sempre con il finanziamento del programma comunitario LIFE.

L'area protetta La Rocchetta è ubicata nella porzione più bassa della Valle di Non, in coorrispondenza del tratto terminale del torrente Noce; si estende su una superficie di 74 ettari e sono presenti due tipi di habitat elencati nell'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE:

  • i fiumi alpini e la vegetazione erbacea lungo le loro sponde;
  • i boschi alluvionali di ontano (Alnion glutinoso-incanae), considerati habitat prioritario.

Tuttavia, più a monte il fiume Noce è sbarrato da una centrale idroelettrica, responsabile di una drastica riduzione della portata naturale del torrente e di una concentrazione di inquinanti nelle sue acque. Al momento della presentazione del progetto LIFE, la concessione idroelettrica era giunta al termine e le trattative per il suo rinnovo hanno tenuto conto del miglioramento dell'area protetta, con l'obiettivo di ottenere livelli di flusso fluviale più adeguati.

Obiettivi

La realizzazione del piccolo parco fluviale mirava a quattro obiettivi specifici:

  1. aumentare la diversità ambientale del biotopo, cioè la varietà degli ambienti, creando nuovi ambienti umidi e “rinaturalizzando” le aree golenali occupate da prati e coltivi
  2. ricostituire il bosco ripariale igrofilo di salici e ontani nelle aree dove questo era stato rimosso per far posto ai prati, in modo da aumentare la superficie occupata da questa preziosa tipologia ambientale, particolarmente minacciata in tutta Europa
  3. migliorare lo stato della qualità delle acque del torrente Noce e dei corsi d’acqua minori compresi nel biotopo
  4. attrezzare una porzione del biotopo per renderlo accessibile da parte del pubblico, in modo da valorizzarlo nell’ambito dell’educazione ambientale.

Data inizio

01/10/1997

Data fine

31/12/2000

Sito web del progetto

La pagina del sito LIFE della Commissione Europea dedicata al progetto

Documenti di riferimento

Parole chiave

Attori

Titolare/capofila/attuatore

Al tempo della realizzazione del progetto, la struttura PAT competente era denominata Servizio Parchi e Foreste Demaniali.

Struttura di riferimento

Punti di contatto in PaT

Contatti di Ufficio biodiversita' e rete natura 2000

Email - Segreteria:
serv.aappss@provincia.tn.it

Pec - Segreteria:
serv.aappss@pec.provincia.tn.it

Telefono - Segreteria:
0461.499610

Telefono - Segreteria:
0461.497885

Fax - Segreteria:
0461.496199

Programmazione e finanziamento

Strumento di programmazione

Altro strumento di programmazione
Asse strategico 4 - Ambiente di pregio, attento alla biodiversità, attento alla preservazione per le cgenerazioni future

Fonte di finanziamento

Fondi europei
LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima
Programmi europei
Fondi provinciali

Budget complessivo

€ 428.142,00

Note budget

L'Unione Europea, attraverso il programma LIFE, ha concesso un finanziamento del 40% della spesa complessiva, per un massimo di 170.705 €.

Monitoraggio

I risultati ottenuti nell'area protetta La Rocchetta grazie al progetto NECTON sono stati:

  • l'aumento della diversificazione ambientale del corso d'acqua principale e della biodiversità dell'area attraverso una serie di interventi, tra cui:
    • modellazione di siti idonei alla riproduzione di specie salmonicole (in particolare Salmo marmoradus)
    • apertura di nuovi meandri e superfici d'acqua libere su cui estendere la vegetazione a canneto per la nidificazione degli uccelli acquatici e per gli anfibi (in particolare Bombina variegata)
    • ricostituzione di siepi e ampliamento delle aree di rifugio di legni relitti per gli uccelli migratori.
  • aumento di quasi 4 ettari dell'area con habitat di interesse comunitario ("Foreste alluvionali residue di Alnion glutinoso-incanae" e "Fiumi alpini e loro vegetazione legnosa con Salix elaegnos")
  • creazione di una laguna di depurazione per ripulire le acque dagli inquinanti
  • l'elaborazione di un piano di gestione del sito  

Un altro successo è stato il contributo del progetto alla revisione delle condizioni per il rinnovo della concessione al piano idroelettrico, e la conseguente concessione di un deflusso minimo vitale in ogni periodo dell'anno.

La Provincia di Trento ha inoltre realizzato un percorso didattico, con punto di partenza presso la stazione ferroviaria di Cressino (linea Trento-Malè), dove si trovano anche alcuni pannelli informativi.

Nel novembre 2000, quando quasi tutte le azioni del progetto erano state completate, un'alluvione ha danneggiato gravemente la maggior parte delle opere realizzate. In seguito tuttavia, la Provincia di Trento ha riparato gran parte dei danni, con fondi propri.

Comunicazione

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