Descrizione
Lo screening di incidenza è una procedura semplificata della Valutazione di incidenza (VIncA) per piani e programmi (P/P) e per progetti, interventi e attività (P/I/A) che interessano i siti della rete Natura 2000.
Esso rappresenta un primo livello di analisi, da considerare al di fuori della procedura di VIncA, che deve portare ad un risultato inequivocabile (positivo o negativo).
Al fine di mantenere l’incidenza al di sotto del livello di significatività sono individuate le Condizioni d’Obbligo come lista di indicazioni standard, che servono a mantenere l’incidenza del P/I/A sotto il livello di significatività.
L'utente non deve quindi più presentare alcun studio di incidenza, ma solamente:
- la domanda
- il modulo Format di screening di incidenza - scegliendo tra quello per piani e programmi (P/P) e quello per progetti, interventi e attività (P/I/A)
- gli allegati tecnici e cartografici.
Il "format di screening" può essere sottoscritto da chiunque, non è richiesta specifica formazione.
Circolari esplicative:
Le Condizioni d'Obbligo
La Giunta provinciale con deliberazione n. 1876 del 13 ottobre ha adottato le Condizioni d’Obbligo (C.O.), una lista di indicazioni standard con valore di indicazioni, atte a mantenere l’incidenza dei P/I/A sotto il livello di significatività nei siti della rete Natura 2000, sulla base delle caratteristiche biogeografiche e specifiche di siti e zone stesse.
La funzione delle C.O. è quindi quella di elencare alcune “buone pratiche” che consentono di indirizzare il proponente verso l’elaborazione di una proposta coerente con il/i sito/i interessato/i.
Esse vanno quindi inserite all’interno del Format di screening di incidenza nel paragrafo dedicato (6.1).
Eventuali incertezze sugli esiti della valutazione o l’impossibilità di rispettare le C.O. devono condurre all'avvio di una valutazione di incidenza appropriata (VIncA).
Le Condizioni d'Obbligo potranno essere nel tempo integrate o modificate sulla base dell'aggiornamento dei dati derivanti dal monitoraggio di habitat e specie di interesse comunitario o dall'aggiornamento delle misure di conservazione dei siti della rete Natura 2000 o di altre specifiche esigenze.
Va in ogni caso inteso il rispetto delle misure di conservazione specifiche dei siti interessati, primo elemento da verificare da parte del richiedente.
Diverse e specifiche C.O. sono dettate da apposite Delibere di Giunta provinciale per tutta una serie di interventi sottoposti alla procedura di verifica di corrispondenza ai sensi dell’art. 16 bis del DPP 50-157/Leg del 3.11.2008 e s.m..
Le C.O non sono invece previste per il procedimento di valutazione di incidenza appropriata (VIncA). Infatti, dato il livello dell’analisi, sono le misure di mitigazione proprie di ciascun P/I/A che hanno lo scopo di ridurre e/o annullare le possibili interferenze su habitat e specie di interesse comunitario, in modo da garantire che non sia pregiudicato il raggiungimento degli obiettivi di conservazione e sia assicurato il contenimento degli effetti negativi sull'integrità del/dei sito/i Natura 2000 al di sotto della soglia di significatività.
Come usare le Condizioni d'Obbligo
Nel format di screening vanno inserite le Condizioni d'Obbligo, scegliendole tra quelle pertinenti e connesse alla tipologia ed alle caratteristiche del P/I/A, a seconda del/dei sito/i Natura 2000 interessato/i, della cui piena attuazione il proponente si assume la responsabilità.
È importante chiarire che
- la selezione di tutte le Condizioni d'Obbligo previste non implica automaticamente che la conclusione del procedimento di screening sia positiva;
- qualora, durante la fase di istruttoria, l’autorità competente rilevi una carenza nell’individuazione delle Condizioni d'Obbligo da parte del proponente, può richiederne l’integrazione
- qualora le caratteristiche del P/I/A non permettano il rispetto delle pertinenti Condizioni d'Obbligo, lo stesso dovrà essere sottoposto alla procedura di valutazione incidenza appropriata.
La verifica di corrispondenza
Si tratta di una procedura di Screening di incidenza semplificato che parte da delle schede di prevalutazione, cioè da valutazioni ex ante delle possibili incidenze che alcuni P/I/A più frequenti e di minor impatto possono determinare sui siti e sulle zone della rete Natura 2000.
La nuova normativa introduce pertanto la procedura di “Verifica di corrispondenza” per alcune tipologie di progetti o attività inseriti nelle specifiche schede di prevalutazione
Con la deliberazione n. 1876 del 13 ottobre, la Giunta provinciale ha adottato le “Prevalutazioni tecniche" riferite a specifici siti o a categorie omogenee di siti o a zone, che sottopongono a "screening d'incidenza" i P/I/A tra loro omogenei per ambito.
Tali valutazioni vanno applicate anche ai P/I/A situati al di fuori di siti o zone della rete Natura 2000 ma che possono arrecare incidenze significative sui siti o sulle zone stesse.
Per i P/I/A riconducibili alle attività prevalutate, che verranno realizzati secondo le modalità descritte nelle schede di prevalutazione, il proponente presenterà apposita domanda alla struttura provinciale competente per la “verifica di
corrispondenza”, nella quale dichiarerà che il progetto o l'attività proposti è conforme a quelli già valutati in quanto sarà realizzato/a con le medesime modalità e di conseguenza non necessita di “screening d’incidenza”.
L’art. 39 comma 4 lettera c) della lp 11/2007 introduce inoltre la possibilità che il parere per la verifica di corrispondenza possa essere rilasciato dal soggetto competente al rilascio del titolo abilitativo o dell'atto di assenso comunque denominato, per alcune tipologie di progetti, interventi e attività. Nell’allegato 1 del regolamento vengono elencati i soggetti titolati a tale procedimento (all’art. 16 bis commi 5 e 6 del regolamento).
Per definire i P/I/A oggetto di prevalutazione, il Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette ha analizzato i diversi settori coinvolti, sulla base dell’esperienza acquisita nel corso degli anni di applicazione della direttiva “Habitat”, ed in particolare della procedura di valutazione di incidenza.
Inoltre, considerata la trasversalità insita in alcune tipologie di P/I/A, ha avviato, anche in questo caso, un’intensa attività di interlocuzione e confronto con le strutture provinciali interessate, al fine di verificare sia le tipologie dei P/I/A per i quali predisporre le schede di prevalutazione, sia per analizzare in modo compiuto le caratteristiche e le modalità di realizzazione delle stesse.
Le schede di prevalutazione
Sono state approvate con due diverse delibere (vedi i link alla voce Documenti): la DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023 e la DGP n. 1160 del 24 luglio 2024.
Le schede sono suddivise per la tipologia di P/I/A:
Attività urbanistica (DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023):
- Cod. ED01 - Attività edilizia libera; Interventi di manutenzione straordinaria; Opere soggette a conformità urbanistica di competenza della Provincia e dei comuni
- Cod. ED02 – Installazione di pannelli solari e fotovoltaici
Attività forestale (DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023):
- Cod. FO01 – Tagli boschivi e rimboschimenti
- Cod. FO02 – Miglioramento pascoli
- Cod FO03 - Miglioramenti ambientali a scopo faunistico
- Cod FO04 - Interventi di manutenzione della viabilità forestale
Manutenzione opere di sistemazione idraulica e corsi d’acqua (DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023):
- Cod. BM01 - Interventi di manutenzione di opere idraulico forestali
- Cod. BM02 - Interventi di svaso e rimodellamento alveo
- Cod. BM03 – Interventi di mantenimento in efficienza degli alvei dei corsi d'acqua
Manutenzione sentieri e aree di sosta (DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023):
- Cod. MSAS01
Ricerca scientifica e monitoraggi (DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023):
- Cod. RM01
Manifestazioni ed eventi (DGP n. 1876 del 13 ottobre 2023):
- Cod. MAE01
NB: scheda in fase di modifica, vedi avviso
Sorvoli con drone (DGP n. 1160 del 24 luglio 2024):
- Cod. SO02
Interventi di manutenzione ordinaria di infrastrutture viarie (DGP n. 1160 del 24 luglio 2024):
- Cod. STR01
Le schede sopra elencate potranno essere integrate rispetto a ulteriori P/I/A, o modificate sulla base dell’aggiornamento dei dati derivanti dal monitoraggio di habitat e specie di interesse comunitario o dell’aggiornamento delle misure di conservazione dei siti della rete Natura 2000 o di altre specifiche esigenze.
Nella domanda di verifica di corrispondenza va inserito il numero della delibera di approvazione delle schede tecniche di prevalutazione (DGP n. 1876 del 13.10.2023 oppure DGP n. 1160 del 24.07.2024) e il codice della scheda di riferimento, come sopra riportato.
Vincoli
Sono previste delle sanzioni amministrative per chiunque realizzi opere e interventi senza acquisire la preventiva valutazione d'incidenza ambientale o in violazione delle prescrizioni impartite ai fini della valutazione d'incidenza ambientale (vedi art. 112 della L.P. 11/2007).