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Fin dalle sue origini, il cuore dell’industria intelligente risiedeva nell’incontro tra l’universo digitale e il mondo fisico, riassunto nel cosiddetto Cyber Physical System (CPS). Nel tempo, il termine industria intelligente si è ampliato includendo molteplici approcci:
- Internet of Things (IoT);
- Big Data;
- Cloud manufacturing (cloud computing);
- Smart Manufacturing;
- tecnologie additive (3D);
- realtà aumentata.
Di conseguenza si sono sviluppate molteplici definizioni di Industria 4.0, in base alle diverse prospettive e ai differenti ambiti di ricerca: oggi si inizia a parlare di Industria 5.0, pertanto il termine che noi utilizzeremo è industria intelligente.
Per alcuni l’industria intelligente è un nuovo livello di organizzazione e gestione della catena del valore lungo il ciclo di vita del prodotto, mentre altri definiscono l’industria intelligente come l’unione di tecnologie e concetti della catena del valore, laddove all’interno alla struttura modulare della fabbrica intelligente (Smart Factory) il Cyber Physical System (CPS) monitora il processo fisico creando una copia virtuale del mondo fisico.
Le tecnologie di produzione possono essere trasformate e migliorate dal CPS, che consente all’intero flusso di informazioni e al processo fisico di essere disponibili, quando e dove sono necessari, lungo tutta la filiera e catena del valore. Il CPS è il fulcro della l’industria intelligente e rappresenta la convergenza tra il mondo fisico e quello digitale, istituendo reti globali che incorporano macchinari, sistemi di immagazzinaggio e impianti produttivi. Questa combinazione di informazioni e componenti materiali, decentralizzata e autonoma, diventa una potente leva per migliorare la performance industriale attraverso l’interoperabilità: la capacità di due sistemi di comprendersi utilizzando le reciproche funzionalità. Questo è uno dei maggiori vantaggi dell'Industria Intelligente, perché permette a due sistemi di scambiarsi informazioni, diversificate ed eterogenee, assieme a conoscenza, conducendo a soluzioni applicative nei differenti livelli dei processi aziendali.
L’Internet of Things (IoT) è la declinazione dell’industria intelligente più diffusa nelle imprese della manifattura e in parte dei servizi, il cui trend guiderà la direzione della nuova rivoluzione industriale. Avvicinando esseri umani e macchine, lo IoT integra le conoscenze tra le organizzazioni, che una volta elaborate aumentano l’efficienza e l’efficacia nella gestione dell’impresa, della filiera e della catena del valore, oltre a ridefinire la relazione tra cliente, produttore e venditore. Le decisioni di produzione, un tempo appannaggio unico della relazione tra produttore e venditore, saranno condizionate anche dalle scelte del consumatore, gestite in tempo reale. Questo fenomeno si potrà spingere fino alla co-progettazione di un prodotto, le cui idee e suggerimenti saranno parte integrante della fase di progettazione stessa, nella quale sono coinvolti dal principio anche gli utilizzatori finali. Sarà anche sempre di più uno strumento legato a nuovi modelli di business orientati al servizio rispetto al prodotto (servitization).
L’industria intelligente non è soltanto un ambito che definisce un insieme di concetti tecnologici e organizzativi, ma rappresenta anche la visione di politica economica e industriale che dovrà guidare la rivoluzione economica in atto.
Un elemento che non può essere trascurato è la dimensione delle imprese in relazione alla capacità di implementazione delle potenzialità offerte dalla smart factory e l’industria intelligente nel suo complesso. Questo è particolarmente vero nella provincia di Trento, dove il tessuto imprenditoriale è prevalentemente costituito da micro e piccole imprese. Diventa quindi cruciale orientare l’azione di sostegno e di sviluppo non unicamente sulla singola impresa ma sulla filiera e sulla catena del valore nel suo complesso, favorendo una manifattura collaborativa.
In questa direzione si muove la strategia nazionale che sostiene la creazione di Cluster tecnologici-produttivi tesi a identificare le traiettorie tecnologiche, proprie dello specifico sistema produttivo, all’interno di un più ampio quadro di riferimento, quale la Smart Specialisation Strategy. Inoltre, attraverso il cloud computing anche imprese di medie e piccole dimensioni potranno accedere a queste potenzialità mettendo in outsourcing l’immagazzinamento e l’elaborazione dei dati.
Il documento integrale (Delibera n. 978 di data 11 giugno 2021) dell' approvazione preliminare della "Strategia per la specializzazione intelligente 2021-2027" della Provincia autonoma di Trento lo puoi trovare al link qui sotto riportato.