Il report dei Tavoli Tematici S3 -Incontro 08 maggio 2024

L'8 maggio 2024, presso la sede di SOI-School of Innovation dell' Università degli Studi di Trento, si è svolta la giornata dedicata ai Tavoli S3, organizzati con l'obiettivo di favorire l'incontro tra ricerca e imprese e la nascita di idee e progetti di innovazione sul territorio.

© Provincia autonoma di Trento -

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Dopo i saluti istituzionali della Dott.ssa Carla Strumendo, Dirigente del Servizio industria ricerca e minerario della Provincia autonoma di Trento, i lavori sono proseguiti coinvolgendo i principali stakeholder.
Il tema trattato è stato di natura trasversale e si è concentrato sull'Open Innovation, un elemento fondamentale nel contesto della cosiddetta “innovazione dirompente” (disruptive innovation) che interseca tutte le aree S3.
L'obiettivo è promuovere lo sviluppo sperimentale e l'innovazione di prodotti e processi.
La discussione ha coinvolto non solo le imprese, ma anche i centri di ricerca e le università.

Di seguito il programma come si è articolato:

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  • Saluti istituzionali

Presentazione della giornata e breve introduzione della S3 della Provincia Autonoma di Trento
Relatori: Dott.ssa Carla Strumendo

  • AI revolutions: tra bilanci e aspettative per il prossimo futuro

Relatore: Dott. Paolo Traverso (FBK)

  • Legge provinciale 6 e progetti di ricerca e sviluppo

Strumenti pratici per massimizzare il successo delle proposte progettuali
Relatore: Dott. Matteo Zambarda (APIAE), Prof. Fabrizio Candido Pirri (Comitato Ricerca e Innovazione)
Link alla presentazione Legge provinciale 6 e progetti di ricerca e sviluppo

  • Open Innovation e collaborazione tra il mondo della ricerca e dell’impresa

Testimonianze di collaborazione:
- Fondazione Edmund Mach: Problemi diventati risorse: innovazioni recenti generate dalla collaborazione fra la fondazione e le imprese locali.
Relatori: Dott.ssa Micaela Onorati, Prof. Riccardo Valentini (Nature 4.0), Dott. Vincenzo Betalli (CIVIT), Dott. Valerio Mazzoni (CBC Europe), Dott. Matteo Tamburini (Oliocru)
- Fondazione Bruno Kessler: Ricerca avanzata sulle tecnologie dirompenti e trasformazione dei risultati in opportunità di mercato per l'innovazione; approcci all'EIC (Consiglio Europeo per l'Innovazione).
Relatore: Ing. Vittorio Guarnieri.
- Università di Trento: Strumenti collaborativi di innovazione e opportunità di partecipazione per le aziende ai progetti europei di eccellenza coordinati da UNITN.
Relatore: Prof. Alessandro Rossi, Dott. Giuseppe Caputo
- Fondazione Hub Innovazione Trentino: Le Innovation Challenge come strumento per abilitare il trasferimento di conoscenze: un caso di successo.
Relatori: Dott. Nicola Doppio, Ing. Giulia Fabbri (Pulsar Industry)

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Conclusione dei lavori

Gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata di confronto dimostrano che la positiva contaminazione di competenze tra imprese, centri di ricerca e università, se adeguatamente supportata da strumenti di finanziamento e politiche mirate, rappresenta un modello virtuoso per il potenziamento delle capacità di ricerca e innovazione, nonché di sviluppo sostenibile del territorio trentino.

In questo contesto è quindi cruciale il ruolo proattivo della Provincia autonoma di Trento nel facilitare il dialogo e la collaborazione all'interno del sistema della ricerca e dell’innovazione.
Il Trentino ha sviluppato un ambiente altamente attrattivo per la ricerca e l'innovazione attraverso una strategia integrata che coinvolge gli organismi di ricerca del territorio e l’Università, infrastrutture di ricerca, supporto istituzionale che funge, anche grazie al trasferimento tecnologico e all’open innovation, da catalizzatore alla ricerca industriale e alle attività di sviluppo sperimentale e di innovazione.
In questo contesto si colloca efficacemente quanto previsto dalla legge provinciale 6/2023, che mira tra i suoi obiettivi a contribuire a stimolare l’incremento degli investimenti privati in ricerca, sviluppo e innovazione.

La legge provinciale 6/2023 mette a disposizione un importante numero di misure rivolte alle imprese, le quali possono per esempio ottenere un contributo alle loro attività di ricerca e sviluppo attraverso la presentazione di proposte progettuali alla struttura competente della Provincia.
L’approvazione dei progetti è soggetta alla valutazione del Comitato per la Ricerca e l’Innovazione (CRI) della Provincia. Questo tavolo è stata un’occasione importante di coinvolgimento degli stakeholder in un dialogo attivo con i membri del CRI.

Attraverso la messa a sistema di un set di conoscenze e know how, nonché delle modalità più efficaci di approcciare i criteri di valutazione delle proposte progettuali, la Provincia e il suo Comitato per la Ricerca e l’Innovazione, infatti, hanno voluto favorire il chiarimento di alcuni ritenuti cruciali nella fase di progettazione e che si ritiene possano essere utili nell’elaborazione di proposte progettuali che possano superare con successo le valutazioni per l’ottenimento del finanziamento.

La strutturazione di proposte progettuali solide sul piano teorico, applicativo, gestionale e dell’approccio al mercato è infatti essenziale per garantire il successo e l'impatto di un'iniziativa. Una proposta ben elaborata deve definire chiaramente gli obiettivi, dettagliando le metodologie e i risultati attesi e la collaborazione con un organismo di ricerca può fare la differenza.
La disseminazione dei risultati della ricerca è annoverata tra le possibili maggiorazioni al contributo di base.
La disseminazione assicura che gli scopi progettuali, le fasi che caratterizzano la ricerca e gli obiettivi realizzativi attesi siano comunicati a un pubblico ampio e diversificato, massimizzando la visibilità e il riconoscimento del progetto nella comunità di riferimento e oltre, anche mediante meccanismi di peer review qualificati.

Tale approccio agevola anche la scalabilità e la replicabilità delle soluzioni sviluppate e favorisce l’utilizzo del know how acquisito e la spendibilità di risultati raggiunti, grazie anche alla messa a disposizione di software e dati aperti, anche in contesti diversi rispetto a quelli inizialmente ipotizzati.

È altresì importante, offrire percorsi formativi che stimolino il pensiero critico e innovativo in settori strategici e interdisciplinari come l’intelligenza artificiale, la robotica, la biotecnologia e la green economy, al fine di stimolare la ricerca di soluzioni sempre più dirompenti che siano compatibili con le prospettive di mercato o con importanti impatti sociali, e quindi realmente commercializzabili od utilizzabili da cittadini e pazienti, dando valore aggiunto al territorio; un esempio di buona pratica in questo senso è sicuramente l’introduzione del metodo challenge-based learning, sempre più utilizzato Università degli studi di Trento in collaborazione con Fondazione Hub Innovazione Trentino e con le Fondazioni Kessler e Mach.
Questa formula innovativa rappresenta un meccanismo vincente per ridurre la distanza tra ricerca e impresa , indirizzando sin da subito i giovani studenti al pensiero critico e alla visione impact based della loro ricerca e nello stesso tempo avvicinando le imprese alla soluzione di problematiche concrete e sfidanti che solo attraverso la ricerca potranno essere implementate.
Similmente, le figure professionali per natura trasversale, come i “manager della ricerca”, possono fungere da “cinghia di trasmissione” tra queste due dimensioni; importante in questa chiave anche il ruolo dei dottorandi impegnati in percorsi di ricerca industriale, i quali sono coinvolti in impresa, in progetti di ricerca focalizzati su progettualità di natura applicativa.
Questo approccio orientato al problem solving permette di generare conoscenza e sviluppare soluzioni innovative con un impatto diretto sulla competitività e la crescita delle imprese.
I tavoli periodici di confronto continuano a facilitare il matchmaking tra il mondo della ricerca e le imprese, favorendo il consolidamento ecosistema dinamico in cui l’innovazione è accelerata, e le sinergie tra vari attori sono continuamente rafforzate per la creazione di una comunità di pratica virtuosa.
I progetti che la Fondazione Edmund Mach e le imprese hanno presentato in questa occasione testimoniano come tali collaborazioni diano concretamente forma alla crescita e allo sviluppo del territorio, perseguendo in maniera sinergica gli obiettivi prioritari del Trentino in ambito di ricerca e innovazione.

Attraverso gli input emersi e lo scambio di conoscenza avviato, si pongono le basi per la definizione e programmazione dei tavoli che seguiranno su tematiche verticali prioritarie per il sistema trentino che consentiranno un dialogo sempre più concreto tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa su progettualità di importanza strategica per il nostro territorio.

Time references

First validity/effective date

03/07/2024

Additional information

Last modified: 14/05/2025 6:45 pm

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