Descrizione
L’albergo diffuso è struttura ricettiva extra alberghiera, a gestione unitaria, dotata di almeno sette unità abitative dislocate in edifici diversi, integrate tra loro da servizi centralizzati ed organizzate attraverso la valorizzazione di più immobili esistenti.
Questa forma di ospitalità nasce in un'ottica di un migliore utilizzo del patrimonio edilizio esistente ed il recupero degli immobili in disuso, di promozione di nuove forme di ricettività e di valorizzazione turistica di beni naturalistici, ambientali e culturali nel territorio rurale e urbano.
Gli immobili da destinare all'albergo diffuso devono risultare localizzati preferibilmente in comuni o loro fazioni, soggetti a progressivo abbandono della popolazione o a basso tasso di turisticità.
Al fine di facilitare il nascere di questo tipo strutture ricettive, la Provincia Autonoma di Trento, con il proprio Regolamento Urbanistico Provinciale, ha stabilito che non costituisce cambio di destinazione d'uso quello da residenza ad albergo diffuso, fermo restando il rispetto delle destinazioni di zona previste nel PRG.
Inoltre sempre con il medesimo strumento di pianificazione, la Provincia, in merito alle "Opere di interesse pubblico ai fini del rilascio della deroga urbanistica", ha incluso anche "la realizzazione di interventi di recupero di edifici compresi negli insediamenti storici, anche di carattere sparso, e di edifici di interesse storico, da destinare, anche parzialmente, ad attività ricettiva (con esclusione delle case e appartamenti per vacanze) che non comportino la demolizione delle murature perimetrali e non comportino aumento di volume urbanistico".
Vincoli
L’albergo diffuso deve assicurare il servizio di prima colazione nonché eventuali servizi di somministrazione di alimenti e bevande ed altri servizi accessori.
Le unità abitative dell'albergo diffuso devono essere ubicate nel comune in cui ha sede l'ufficio di ricevimento del medesimo o in comuni a questo confinanti. La distanza massima tra ciascuna unità abitativa e gli edifici nei quali sono forniti i servizi centralizzati non deve superare i 500 metri ed è calcolata misurando il percorso pedonale che collega i rispettivi ingressi principali. Su motivata richiesta, tale distanza può essere derogata dal Comune competente limitatamente ad un numero di unità abitative non superiore al 50% (entro i 500 mt pedonali).
Fermo restando il rispetto della normativa vigente in materia urbanistica, sanitaria, di prevenzione incendi e di sicurezza, l'albergo diffuso può disporre di unità abitative dotate di servizio autonomo di cucina per una quota non superiore al 30% dei posti letto.
Il gestore dell'attività e tenuto ai seguenti obblighi normativi:
- Acquisire, indicare ed esporre il CIN (vedi tutte le informazioni)
- Comunicare i nominativi degli ospiti all’Autorità di Pubblica Sicurezza, entro le 24 ore, esclusivamente tramite il portale weballoggitati.it accessibile con le credenziali fornite dalla Questura di Trento.
- Inserire online le presenze turistiche (moduli C59-ISTAT) nel Sistema Turistico provinciale (STU) per la rilevazione statistica ISTAT.
- Versare l'imposta provinciale di Soggiorno, riscossa dai propri ospiti, tramite il portale Pagosemplice alle scadenze stabilite. Tutte le informazioni relative all'applicazione dell'imposta provinciale di soggiorno sono reperibili sul sito di Trentino Riscossioni S.p.a nella sezione dedicata alla predetta imposta di soggiorno.