Descrizione
Il rifugio alpino dispone di:
- una cucina, riservata al gestore e al personale del rifugio, dove si preparano i cibi e le bevande nel rispetto delle norme igieniche;
- una sala da pranzo per il consumo di alimenti e bevande, attrezzato con tavoli, panche e/o sedie;
- una zona per dormire, attrezzata con letti o cuccette;
- dei servizi igienici comuni.
Il rifugio alpino dispone inoltre anche dei seguenti servizi:
- un sistema di comunicazione con la Centrale Unica di Emergenza (112) per la gestione di eventuali emergenze;
- il materiale di primo soccorso per le emergenze;
- una fonte di energia elettrica, funzionale alla gestione del rifugio: è quindi a discrezione del gestore la possibilità di collegare apparecchiature elettriche degli ospiti;
- acqua potabile garantita almeno in cucina, quindi è possibile che nel resto del rifugio l'acqua non sia potabile, come indicato dagli appositi cartelli eventualmente affissi. In montagna l'acqua costituisce una risorsa limitata e preziosa è quindi possibile che non sia disponibile per gli ospiti il servizio doccia, perché non previsto o sospeso per la scarsità di acqua, o che lo stesso sia a pagamento e/o temporizzato.
Nei pressi del rifugio alpino è sempre presente un'area di atterraggio per gli elicotteri, utilizzata per le attività di emergenza dell'elisoccorso e per il rifornimento del rifugio.
L'attività ricettiva di un rifugio ricomprende:
- il pernottamento,
- il ristoro, cioè l’attività di somministrazione di alimenti e bevande di ogni genere,
- la vendita di articoli per turisti.
Il gestore del rifugio deve garantire:
- apertura stagionale minima dal 20 giugno al 20 settembre, garantendo in tale periodo la presenza e l’accessibilità al rifugio per tutto l’arco temporale delle 24 ore, senza giorni di chiusura;
- accoglienza di ogni escursionista, alpinista o turista che necessiti di alloggio o riparo, indipendentemente dalla capacità ricettiva del rifugio, specialmente in caso di maltempo o emergenza;
- possibilità per gli ospiti di consumare i propri alimenti e bevande negli spazi comuni, sia interni che esterni. Per tale servizio il gestore può richiedere un piccolo contributo, da indicare chiaramente nel listino prezzi, esposto in modo ben visibile all’interno e all’esterno del rifugio.
Per quanto attiene il servizio di pernottamento, le camere di un rifugio alpino non hanno il bagno riservato ma sono presenti solo servizi igienici comuni, con un minimo di 1 wc con lavabo ogni 25 posti letto. Le camere sono di dimensioni contenute essendo previsti degli standard di densità dei posti letto alquanto alti (dai 3,5 ai 10 mc a posto letto quando nelle strutture alberghiere lo standard minimo è di poco superiore ai 14 mc a posto letto). Inoltre la metà della ricettività di un rifugio alpino è garantita in camerate con più di 4 posti letto: è pertanto possibile che si debba condividere lo spazio di pernottamento con altri ospiti. I posti letto possono essere costituiti da letti, brande o cuccette (letto di dimensioni ridotte, ricavato anche da un tavolato comune), anche a livelli sovrapposti.
In caso di emergenza, nel momento in cui nel rifugio devono essere ospitati escursionisti o alpinisti oltre alla capacità ricettiva della struttura, per il pernottamento possono essere offerti anche posti di emergenza a terra o su panca o tavolato.
Nel periodo di chiusura del rifugio rimane a disposizione degli escursionisti e degli alpinisti il cosiddetto bivacco invernale, un apposito locale individuato nel rifugio e nei suoi pressi, attrezzato con quanto necessario per garantire la sopravvivenza in caso di emergenza e necessità. Normalmente nel bivacco invernale del rifugio è possibile trovare delle brande o cuccette per il riposo, un tavolo e delle sedie o panche.