Le società del Gruppo Provincia

Il sistema pubblico provinciale è strutturato su più livelli di governo, con la contestuale presenza di un insieme di enti e soggetti funzionali e strumentali alla realizzazione delle politiche pubbliche. In questa pagina trovi informazioni sull'organizzazione del Sistema Provinciale delle SGP - Società del Gruppo Provincia

Data di pubblicazione:

02/05/2023

Descrizione

Logo Società Gruppo Provincia Trento
Assetto organizzativo 

Nel corso degli anni la Provincia ha sviluppato un'articolazione del sistema pubblico provinciale strutturata su più livelli di governo, con la contestuale presenza di un insieme di enti e soggetti funzionali e strumentali alla realizzazione delle politiche pubbliche. Tale articolazione ha trovato una specifica definizione nell'ambito della legge di riforma istituzionale (L.P. 16 giugno 2006, n. 3),  che ha delineato il modello organizzativo assunto dalla Provincia per l'esercizio delle funzioni di competenza. Quest'ultimo contempla oltre alle agenzie, organi alle dirette dipendenze della Provincia dotate di un elevato grado di autonomia tecnica, operativa, amministrativa e contabile, soggetti esterni, "gli enti strumentali", istituiti per l’esercizio di funzioni e per l'organizzazione e la gestione di servizi pubblici riservati al livello provinciale, nonché per lo svolgimento di attività strumentali all'attività istituzionale, con configurazione giuridica diversificata: enti pubblici, fondazioni, società di capitali.

Per quanto attiene in particolare alle società, la Provincia ha provveduto a costituire "società di sistema", vale a dire strumenti a supporto di tutti gli enti del sistema provinciale (enti locali, enti funzionali, agenzie, fondazioni, istituzioni scolastiche, società partecipate..) consentendo la fruizione, anche da parte degli enti di minore dimensione, di soluzioni fortemente innovative e integrate, nonché di benefici derivanti dallo svolgimento specializzato e aggregato di specifiche attività. Il riferimento è, in particolare, a Trentino Digitale, a Trentino Riscossioni, a Patrimonio del Trentino e a Cassa del Trentino.

Peraltro, l'obiettivo di garantire adeguati volumi di risorse pubbliche per il finanziamento degli interventi strategici per il sostegno dell'economia del territorio, in un contesto di salvaguardia degli elevati livelli di coesione sociale, rendono necessario un processo strutturale di controllo e revisione della spesa. Al riguardo negli ultimi anni la Provincia ha promosso ulteriori azioni di riorganizzazione del settore pubblico provinciale ai diversi livelli istituzionali, al fine di proseguire nel processo volto a migliorarne l’assetto secondo principi di efficienza ed efficacia, di innovazione e semplificazione, di sussidiarietà e adeguatezza.
In tale contesto si collocano in particolare le azioni di riorganizzazione del sistema pubblico provinciale nelle sue diverse componenti, su cui incidono anche le linee di intervento del legislatore statale. Tra queste rilevano, da ultimo, i decreti attuativi della riforma della Pubblica Amministrazione (Legge n. 124 del 2015), che disciplinano modalità e limiti di intervento pubblico tramite specifici tipologie di soggetti (società partecipate) o in particolari settori (servizi pubblici).

Nello specifico, le società a partecipazione pubblica sono state disciplinate dal "Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica", approvato con il d.lgs. 175/2016. A livello provinciale, l'impianto normativo è stato adeguato alle disposizioni del citato decreto con l'articolo 7 della L.P. 29 dicembre 2016, n. 19

Il d.lgs. 175/2016 è intervenuto con riferimento ai seguenti temi: ammissibilità della partecipazione delle amministrazioni pubbliche in società, principi sull'organizzazione e sulla gestione delle società a controllo pubblico e revisioni periodiche da parte delle Pubbliche amministrazioni delle partecipazioni detenute (ordinarie e straordinaria). 
Normativa di riferimento

Normativa di riferimento "Società Gruppo Provincia"

In questa pagina trovi le informazioni relative alla normative provinciali di riferimento delle società del Sistema Provinciale delle SGP - Società del Gruppo Provincia

   

Il processo di riorganizzazione delle partecipazioni della Provincia

Per perseguire una maggiore efficacia ed efficienza del comparto delle proprie società controllate nel perseguimento degli obiettivi strategici e degli orientamenti delineati nelle manovre economico-finanziarie, la Provincia, già dal 2012, aveva avviato un processo di razionalizzazione e riorganizzazione, attraverso l'approvazione di specifici programmi di riordino. Tale processo ha registrato un'accelerazione dal 2015, con l'approvazione di specifiche linee di riassetto del sistema delle partecipazioni provinciali approvate con deliberazione n. 1909 del 2 novembre 2015.

Le linee di riassetto del sistema delle partecipazioni provinciali approvate con deliberazione n. 1909 del 2 novembre 2015 prevedono, per quanto concerne l'azione di riduzione del numero e del carico di società provinciali, un processo volto:
- all’aggregazione per poli specializzati quali macro ambiti omogenei per settore di riferimento e per funzioni assegnate;
- alla valorizzazione dell’infrastruttura e del patrimonio di proprietà pubblica a fronte degli investimenti effettuati;
- alla ridefinizione in chiave strategica della missione di interesse generale affidata alle società che operano in settori altamente specifici;
- alla dismissione delle partecipazioni non più strategiche per l’attività istituzionale della Provincia e delle attività riguardanti aree già aperte al mercato.

Con deliberazione n. 542 di data 8 aprile 2016 la Giunta provinciale ha approvato il primo programma per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali, prevedendo le modalità attuative del percorso complessivamente tracciato nelle linee guida.

Con deliberazione n. 542 di data 8 aprile 2016, la Giunta provinciale ha approvato il programma per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali – 2016, prevedendo che il percorso complessivamente tracciato nelle linee guida di riferimento sia oggetto di disegni attuativi, da definire nella forma di:
a) singoli programmi di riordino, ai sensi dell'articolo 18 della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1, per poli specializzati relativi a:
- liquidità;
- trasporti;
- informatica e telecomunicazioni;
- patrimonio immobiliare;
- sviluppo territoriale (compreso il comparto funiviario);
b) misure puntuali di riconfigurazione della missione di interesse generale a livello legislativo/amministrativo:
- per l'edilizia abitativa;
- per le reti informatiche;
- per il credito, fatta salva la possibilità di intervenire con l'adozione di un programma di riordino delle partecipazioni nel settore del credito ai sensi dell'articolo 18 della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1;
- per l'energia, con l'obiettivo di favorire l'aggregazione (ed eventualmente la quotazione in borsa) di Dolomiti Energia S.p.a. con altri players;
- per la mobilità, con il consolidamento di Interbrennero S.p.A. in Autostrada del Brennero S.p.A..
L'articolazione del percorso delineato costituisce, quindi, una cornice da integrare in modo progressivo per fasi, in relazione anche alla complessità di un processo di riordino di realtà così eterogenee per dimensioni, settori e funzioni. Ne consegue, soprattutto laddove si rendano necessarie operazioni di fusione, che nell'ambito dello specifico programma di riordino del singolo polo, sono elaborati piani di integrazione e di cambiamento organizzativo, al fine di ottimizzare sia il profilo operativo sia il rapporto fra costi e benefici. L'aggregazione per poli ha in sé, difatti, una valenza finalistica duplice: in ragione dell'omogeneità di funzione e attività concorre alla riduzione della spesa pubblica e al tempo stesso rimodella entità a maggiore tasso di specializzazione. Così operando, la polarizzazione approda ad esiti sia di miglioramento interno sia di diminuzione dell'apparato pubblico.

I successivi programmi per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali approvati e le ricognizioni sullo stato di attuazione dei programmi stessi sono pubblicati nell'area amministrazione trasparente, alla voce enti controllati – società partecipate.

Direttive alle società controllate

Il processo di razionalizzazione dell’intervento pubblico e di contenimento della spesa attivato negli ultimi anni e la richiesta del sistema economico locale di una crescente efficienza nell’utilizzo delle risorse del bilancio provinciale hanno evidenziato peraltro la necessità, per l’Amministrazione, di dotarsi, nell’ambito delle proprie politiche finanziarie, di uno "strumento di governo" anche delle società controllate, quali componenti dell’organizzazione del sistema pubblico provinciale.

Tale necessità risulta ancora più evidente a seguito della modifica all’ordinamento finanziario statutario recata dalla Legge n. 190/2014.

La legge n. 190/2014 ha recepito i contenuti del cosiddetto "Patto di garanzia" e ha introdotto quale elemento innovativo nella regolazione dei rapporti finanziari tra le predette autonomie del Trentino-Alto Adige e lo Stato il riferimento al sistema territoriale regionale integrato, costituito dalla Regione, dalle Province, dagli enti locali, dai relativi enti e organismi strumentali, pubblici e privati, dalle aziende sanitarie, dalle Università, dalle Camere di Commercio e dagli altri organismi ad ordinamento regionale e provinciale finanziati in via ordinaria dalla Regione e dalle Province.
Il predetto modello prevede che gli enti del sistema territoriale di ciascuna Provincia garantiscano un concorso complessivo unitario agli obiettivi di finanza pubblica, concorso quantificato nell’ambito del Patto di garanzia recepito dalla predetta Legge n. 190/2014, che ha individuato anche i criteri per il relativo aggiornamento. Si tratta di una forma di responsabilità solidale del sistema territoriale provinciale integrato verso lo Stato nell’ambito del quale la Provincia assume il ruolo di garante. In merito, il "Patto di garanzia" ha confermato, rafforzandolo, un modello già introdotto nell’ordinamento statutario a seguito dell’Accordo di Milano del 2009 e recepito nell’impianto normativo provinciale con l’articolo 2 della legge provinciale n. 27 del 2010, che prevede l’emanazione di specifiche direttive nei confronti delle agenzie e degli enti strumentali sia per il garantire il concorso dei medesimi soggetti agli obiettivi di finanza pubblica, che per la razionalizzazione e il contenimento di specifiche voci di spesa.

Con riferimento in particolare alle società, va altresì segnalata la disciplina prevista dall'articolo 18 e 18 bis della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1 e dall'articolo 7 della legge provinciale 12 maggio 2004, n. 4 che prevede la possibilità di emanare direttive nei confronti delle società controllate dalla Provincia volte, da un lato, ad assicurare una "logica di gruppo", in modo tale che ciascuna società garantisca una corretta e tempestiva trasposizione degli indirizzi emanati dalla Provincia nel suo ruolo di "capogruppo" e, dall’altro, a corresponsabilizzare le predette società nel perseguimento degli impegni assunti e quindi ad armonizzare gli strumenti di programmazione economico-finanziaria di tali soggetti con i corrispondenti strumenti della Provincia.

Le direttive sono pubblicate nell’area amministrazione trasparente, alla voce enti controllati – società partecipate.

   

Elenco delle "Società del Gruppo provincia"

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 09/06/2025 22:09

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