La Carta Europea del Turismo sostenibile nelle aree protette trentine

Il Parco Nazionale, i due Parchi provinciali e le Reti di Riserve del Trentino hanno tra i loro obiettivi la promozione di un turismo sostenibile nei rispettivi territori.
Le modalità di attuare questo progetto sono varie, ma unico è lo strumento di pianificazione adottato, che si è rivelato molto efficace se ben gestito: la Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS).

Data di pubblicazione:

26/09/2022

© Provincia autonoma di Trento -

Descrizione

In Trentino tutte le aree protette sono certificate con la Carta europea del turismo sostenibile (CETS), strumento  riconosciuto a livello internazionale per la gestione di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità in ambienti fragili, come i Parchi.

Il processo di certificazione CETS è uno degli obiettivi principali del progetto TurNat, la strategia di sviluppo turistico sostenibile per l'intero sistema delle aree protette del Trentino elaborata negli anni 2012-2014, con l'obiettivo di integrare tutela della biodiversità, turismo e agricoltura.

Nel 2019 si è conclusa la certificazione di tutte le aree protette. Il Trentino può quindi contare su oltre un terzo della superficie dove vengono testate ed attuate azioni di turismo sostenibile. Iniziative pronte per essere poi disseminate in tutto il resto della Provincia, anche al di fuori delle aree protette.

Parco Naturale Adamello Brenta

Ha ottenuto la certificazione CETS nel 2006, tra i primi parchi in Italia, rivalidata nel 2012, 2018 e 2022, a conferma del valore del lavoro portato avanti dall'area protetta insieme ai suoi 38 Comuni e molti partner territoriali.

Considerando che la strategia di adesione alla CETS è stata avviata nel 2004, il Parco si avvicina ai venti anni di impegno nel promuovere un turismo sostenibile per il territorio e attraente per il mercato, ispirandosi a 3 principi:

  • coinvolgere, nelle scelte, in modo partecipato e attivo, tutti gli interessi in gioco nel comprensorio turistico
  • proteggere la diversità, quindi tutelare le motivazioni turistiche esistenti
  • promuovere la diversità, ovvero scoprire e inventare nuove occasioni di turismo.

Progetti di successo come i circuiti Dolomiti di Brenta Bike e Dolomiti di Brenta Trek,il taccuino “Un’estate da Parco”, il progetto di partnership imprenditoriale Qualità Parco e la ParcoKey sono nati grazie alla Cets.

Nel 2015 il Parco Naturale Adamello Brenta ha attivato anche la Fase II della Carta, primo in Italia grazie ad un progetto pilota voluto da Federparchi. Questa fase vede come principali protagonisti gli operatori privati locali ed è volta a rafforzare i legami tra l'area protetta e le aziende partner situate nel territorio, affinché il turismo possa contribuire positivamente allo sviluppo di un'economia sana, che utilizza e sviluppa il potenziale e le risorse locali. Questa seconda fase premia le aziende che rispondono a requisiti di tutela ambientale e legame col territorio, secondo specifici disciplinari, concedendo loro anche l’uso del logo Qualità Parco. Per il momento sono state certificate 52 strutture ricettive tra alberghi, garnì, agriturismi, B&B e campeggi.

A maggio 2023 ha attivato, ancora una volta primo Parco in Italia, la Fase III della Carta, riservata ai tour operator ma nel caso specifico la certificazione è stata conferita alle 5 Aziende per il turismo che afferiscono al Parco.
In Trentino, le norme che disciplinano l'attività delle Aziende per il Turismo, le individuano infatti non solo come gli enti preposti alla promozione del territorio ma anche come i soggetti che aggregano servizi turistici, creando l’offerta a livello locale e la sua intermediazione. Le Apt Val di Sole, Madonna di Campiglio, Val di Non, Garda Trentino e Dolomiti Paganella hanno dimostrato di avere valide politiche ambientali ma anche sociali e del lavoro, oltre ad una duratura e fattiva collaborazione con il Parco nella gestione dei flussi turistici per la gestione sostenibile dell'area protetta.

Per maggiori informazioni sulla CETS del Parco Naturale Adamello Brenta:

Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino

A fine 2015 ha ottenuto la CETS anche l'altro parco naturale trentino dopo un processo partecipativo durato circa un anno ma che ha potuto contare su collaborazioni già attive. I verificatori europei hanno validato il documento strategico ed il Piano di Azione emersi dal percorso partecipato: 32 schede progetto con indicati obiettivi, attività e risultati attesi, per realizzare nei successivi 5 anni altrettanti progetti di sviluppo territoriale nei quali il concetto di sostenibilità sia al centro di nuove forme turistiche.
La certificazione è stata rivalidata nel 2022.

Per maggiori informazioni sulla CETS del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino:

Sistema delle Reti di Riserve

Ad ottobre 2017 anche il sistema delle Reti di Riserve trentine ha raggiunto l'ambito riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS).
E' quindi stata riconosciuta la validità del progetto, promosso dall'Assessorato provinciale all'ambiente, di candidare alla Carta non una singola area protetta ma l'intero sistema delle Reti di Riserve, con la Provincia ad assumersi il ruolo di coordinatore e garante.  

Nel corso dell’anno 2016 le Reti di Riserve hanno organizzato sui loro territori 26 tavoli di confronto, coinvolgendo i principali attori del tessuto economico e sociale - in primis le Aziende e i Consorzi per il Turismo, ma anche le amministrazioni locali, le associazioni, i musei, i singoli operatori del ricettivo, le guide di montagna, le imprese agricole - nell’ideazione di progetti ed interventi nel campo del turismo sostenibile.
Questi incontri hanno permesso di coinvolgere 146 attori e portatori di interesse locali. In tutto il sistema sono state messe in campo per il quinquennio 2017-2021 in totale 232 azioni, molte delle quali erano già nate nel corso dei seminari e laboratori del progetto TurNat tenuti negli anni precedenti. 

Per maggiori informazioni sulla CETS del sistema delle Reti di Riserve:

Il Parco Nazionale dello Stelvio

Il percorso partecipato è stato avviato nel 2018 per iniziativa del Ministero dell'Ambiente con la regia comune di Federparchi. I tre settori del Parco Nazionale hanno condiviso linee strategiche e modalità operative, conducendo tuttavia in modo indipendente incontri con stakeholder e forum locali.

Il piano di azione complessivo è composto da 60 azioni, da attuare nel quinquennio 2019-2023: 4 azioni di sistema comuni, 28 azioni per il settore trentino, 13 azione per quello altoatesino e 15 azioni per il settore lombardo.

Nel settore trentino il Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette ha coordinato il progetto, a cui hanno collaborato UMST per il supporto alla partecipazione, tsm-Trentino School of Management per la parte strategica.
Il percorso partecipato si è svolto in 7 incontri nelle valli di Peio e Rabbi a partire da settembre 2017, in cui sono stati sviluppati e resi concreti alcuni progetti già emersi negli incontri precedenti del percorso partecipato dedicato al Piano del Parco. Sono state elaborate in totale 28 azioni.

Per maggiori informazioni sulla CETS del Parco Nazionale dello Stelvio:

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 10/06/2025 08:02

Sito web e servizi digitali OpenCity Italia · Accesso redattori sito