Descrizione
Nei confronti delle persone adulte in situazione di grave emarginazione presenti sul territorio provinciale, senza dimora, in condizione di grave disagio personale, economico, familiare o sociale, a rischio di isolamento ed emarginazione sociale, la Provincia autonoma di Trento opera al fine di:
- soddisfare i bisogni primari (mense, servizi per la cura e l’igiene personale, distribuzione viveri e indumenti)
- garantire condizioni minime di sussistenza, di dignità e di promozione sociale (accoglienza diurna e notturna)
- favorire l'orientamento e l’accesso alla rete dei servizi e la presa in carico
- definire e coordinare prestazioni e tipologie di intervento integrate con le diverse opportunità a sostegno dell’autonomia e dell’inclusione sociale
Da un punto di vista normativo, la Provincia autonoma di Trento esercita la competenza in materia di grave emarginazione adulta attraverso il coordinamento del sistema e l’affidamento della gestione dei servizi a enti del terzo settore, mentre la presa in carico diretta delle persone risulta in capo ai servizi sociali territoriali.
Servizi ed interventi sono definiti in coerenza con le Linee Guida ministeriali per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia (consultabili al link), documento di sintesi e di indirizzo che offre raccomandazioni pratico applicative sul fenomeno della marginalità estrema, sui servizi per le persone senza dimora e sugli approcci di intervento innovativi.
Il sistema di servizi per le persone senza dimora
In Trentino il sistema di servizi è caratterizzato dalla programmazione provinciale e dalla collaborazione, in particolare, dei comuni di Trento e Rovereto, centri urbani nei quali si concentra maggiormente il fenomeno della grave emarginazione adulta, e degli Enti del terzo settore.
I due principali strumenti di programmazione e gestione condivisa sono:
- Tavolo per l’inclusione sociale in favore delle persone in situazione di emarginazione: tavolo provinciale costituito da enti pubblici e privato sociale con funzioni di osservazione, analisi delle risposte esistenti, rilevazione delle criticità, individuazione di aree scoperte e formulazione di proposte migliorative
- Sportelli (maschile e femminile) per l’accoglienza delle persone senza dimora: gestiscono in modo unitario, attraverso modalità e criteri uniformi, l’accesso ai dormitori permanenti e invernali, maschili e femminili attraverso l’assegnazione dei posti letto, ma rappresentano anche punti di ascolto e di orientamento ai servizi del territorio. Promuovono inoltre la raccolta di dati per una progettazione più efficace delle risposte ai bisogni e delle azioni di prevenzione
La differenziazione dei servizi prevede:
- accoglienza notturna: offerta permanente di posti letto, con un aumento della ricettività nella stagione invernale (indicativamente da novembre ad aprile)
- accoglienza diurna presso i Centri servizi per adulti con l’attivazione di servizi orientati al soddisfacimento dei bisogni essenziali (mensa e socializzazione, doccia, deposito bagagli, lavanderia)
- Unità di strada, servizio con funzioni di prossimità sul territorio, nei luoghi frequentati dalle persone senza dimora, con azioni di ascolto, accoglienza, sensibilizzazione, informazione, orientamento ai servizi e riduzione dei rischi legati alla vita “di strada”
- distribuzione di beni materiali ad uso personale e kit di prima necessità (indumenti, scarpe, igiene personale, ecc.)
Misure di rafforzamento dei servizi previste da Fondi ministeriali
Nel quadro dei finanziamenti ministeriali afferenti all’ambito della bassa soglia si inseriscono i progetti di cui agli Avvisi n. 4/2016 Pon e Poc Inclusione e n. 1/2021 PrInS.
Con le risorse relative all’Avviso 4/2016 Pon e Poc Inclusione, è stato possibile sperimentare il modello Housing First basato sull’inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza dimora allo scopo di favorire la riacquisizione di uno stato di benessere psico-fisico e percorsi di integrazione sociale (importo complessivo pari a € 1.029.300). Con il rifinanziamento ottenuto nel novembre 2021 (importo complessivo pari a € 771.970, per maggiori informazioni si rimanda alla Locandina nella sezione Documenti), la Provincia autonoma di Trento ha avuto l'opportunità di consolidare ulteriormente tale esperienza con il coinvolgimento attivo degli enti del terzo settore, andando a ridefinire, alla luce degli attuali fabbisogni, modalità attuative e procedure di intervento migliorative.
L’Avviso 1/2021 PrInS è volto a favorire l’accessibilità ai servizi essenziali per le persone senza dimora presenti sul territorio, garantendo l’iscrizione anagrafica da cui normativamente discende la possibilità di fruire di servizi essenziali connessi ad ulteriori diritti fondamentali costituzionalmente garantiti quali, ad esempio, l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sanitari (importo complessivo pari a € 435.890).
Misure di rafforzamento dei servizi previste dal PNRR
L’Avviso 1/2022 relativo alla Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), prevede la Linea di Investimento 1.3 “Housing temporaneo e stazioni di posta”, finalizzata a rafforzare i sistemi territoriali di presa in carico delle persone senza dimora o in povertà estrema attraverso due linee di attività.
La linea di attività Povertà estrema - Housing first (1.3.1) si sviluppa attraverso una progettualità di Housing temporaneo: questa prevede la messa a disposizione di alloggi temporanei in proprietà pubblica in cui realizzare forme di convivenza per un numero limitato di persone per le quali prevedere un accompagnamento mirato e professionale verso la conquista di un'autonomia economico-abitativa (importo complessivo pari a € 710.000 finanziato dall’Unione europea –NextGenerationEU).
La linea di attività Povertà estrema – Centro servizi (1.3.2) riguarda invece il rafforzamento del sistema dei servizi di accoglienza diurna. Si tratta infatti di interventi di riqualificazione, ristrutturazione e ammodernamento delle strutture pubbliche da adibire alle attività di Centro servizi e il co-finanziamento di attività di gestione (importo complessivo pari a € 1.090.000 finanziato dall’Unione europea –NextGenerationEU).
Il PNRR prevede inoltre la linea di attività Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per dimissione anticipata assistita e per prevenire l’ospedalizzazione (1.1.3) all’interno della quale le persone senza dimora rientrano tra i beneficiari delle misure di sostegno assistenziale e domiciliare nei casi di dimissioni protette dal contesto ospedaliero (importo complessivo pari a € 330.000 finanziato dall’Unione europea –NextGenerationEU).
Risultati attesi dall'approccio alla grave emarginazione adulta
- aumento delle persone prese in carico da parte della rete dei servizi
- miglioramento delle risposte ai bisogni delle persone che accedono ai servizi
- aumento delle persone che “fuoriescono” dal circuito dei servizi notturni e diurni volti a dare risposta ai bisogni primari e in condizioni di crescente autonomia personale e abitativa
- miglioramento della governance territoriale e l’integrazione e il collegamento tra i diversi servizi coinvolti
- qualificazione delle sedi dei servizi incrementando il livello di accoglienza, funzionalità e visibilità positiva dei contesti, favorendo il contatto e la sensibilizzazione della cittadinanza presente su quel territorio
- aumento esperienza dei soggetti gestori, delle competenze professionali degli operatori, pubblici e privati e del coinvolgimento dei volontari
- incremento conoscenza e funzioni di osservatorio sociale riferito al fenomeno finalizzate ad una progettazione più efficace, anche in termini di sensibilizzazione e prevenzione