Ri-assegnazione grandi derivazioni idroelettriche

La Provincia esercita le funzioni in materia di grandi derivazioni di acque pubbliche a scopo idroelettrico.

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Sulla base di quanto previsto dal d.P.R. 26 marzo 1977, n. 235 (Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Trentino - Alto Adige in materia di energia), come modificato dal d.Lgs. 11 novembre 1999, n. 463 (“Norme di attuazione dello statuto speciale della regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, recanti modifiche al d.P.R. 26 marzo 1977, n. 235, in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico”) e dal d.Lgs. 7 novembre 2006, n. 289 (“..”), spetta alla Provincia autonoma di Trento l'esercizio delle funzioni, già esercitate in precedenza dallo Stato, in materia di grandi derivazioni di acque pubbliche a scopo idroelettrico ubicate nel proprio territorio e per quelle poste a scavalco con il territorio della Regione del Veneto.

La loro disciplina è disposta in base al d.P.R. 22 marzo 1974, n. 381 (“Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino - Alto Adige in materia di urbanistica ed opere pubbliche”), allo stesso d.P.R. 26 marzo 1977, n. 235 e all'art. 13 del d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 ("Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino - Alto Adige")- "Statuto Speciale di Autonomia". Altresì trovano applicazione le disposizioni dettate dal r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 (“Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici”), dalla legge provinciale 8 luglio 1976, n. 18 (“Norme in materia di acque pubbliche, opere idrauliche e relativi servizi provinciali”), dalla legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (“Disposizioni in materia di grandi derivazioni a scopo idroelettrico e altre disposizioni connesse”). Per le concessioni a scavalco con il territorio della Regione del Veneto trova applicazione anche la L.P. 5 febbraio 2007, n. 1 (“Ratifica ed esecuzione dell'accordo tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione del Veneto per l'esercizio delle funzioni amministrative relative alle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico interessanti il territorio della provincia di Trento e della regione Veneto”).

L'elenco delle grandi derivazioni idroelettriche sulle quali la Provincia Autonoma di Trento esercita le funzioni amministrative è riportato di seguito:

  1. GDI 01 NO, Malga Mare, con derivazioni dal ghiacciaio del Careser e rii minori (serbatoio del Careser);
  2. GDI 02 NO, Cogolo, con derivazioni nell’alto bacino dei torrenti Noce di Val del Monte e Noce bianco di Val Venezia (serbatoio di Pian Palù);
  3. GDI 03 NO, Taio - Santa Giustina sul torrente Noce  (serbatoio Santa Giustina)
  4. GDI 04 NO, Mezzocorona, con derivazione dal torrente Noce (a valle della diga di Santa Giustina), nonché dai torrenti Tresenica, Rinassico e Pongaiola e dal rio Mollaro (serbatoio di Mollaro);
  5. GDI 06 AV, Predazzo, con derivazioni sul torrente Avisio e del rio San Pellegrino (invaso di Pezzè di Moena);
  6. GDI 07 AV, Caoria, con derivazione sul bacino dei torrenti Travignolo e Vanoi (serbatoio di Forte Buso);
  7. GDI 10 BR, San Silvestro, con derivazioni sul bacino del torrente Vanoi;
  8. GDI 11 BR, Val Noana, con derivazioni sul bacino del torrente Cismon (serbatoio di Val Noana);
  9. GDI 14 BR, Schener - Moline, con derivazione dal torrente Cismon (serbatoio di Schener), posta  a scavalco con il Veneto (provincia di BL);
  10. GDI 15 BR, Carzano, con derivazioni sul bacino dei torrenti Maso e Ceggio;
  11. GDI 16 BR, Grigno-Costa Brunella, con derivazioni sul bacino del torrente Grigno e del torrente Chieppena;
  12. GDI 17 AD, Ala, con derivazione dal fiume Adige, dal torrente Sorna e dal rio Camera (traversa di Mori);
  13. GDI 18 AD, Avio - Pra da Stua, con derivazione sul bacino del torrente Aviana;
  14. GDI 19 AD, Maso Corona–Valbona, con derivazioni nel bacino del Leno di Vallarsa (serbatoi di Busa e di Speccheri) e dal torrente Ala;
  15. GDI 20 AD, Bussolengo-Chievo, con derivazione dal fiume Adige, posta a scavalco con il Veneto (provincia di VR) (traversa di Ala);
  16. GDI 21 AD, San Colombano, con derivazione dal Leno di Terragnolo e Leno di Vallarsa e dal rio Cavallo (serbatoio di Stedileri);
  17. GDI 22 SA, Nembia – Santa Massenza, con derivazioni sul bacino del Sarca e dal lago di Molveno (serbatoio di Ponte Pià);
  18. GDI 23 SA, Torbole – Toblino , con derivazioni sul fiume Sarca e dai laghi di Toblino e Cavedine;
  19. GDI 24 SA, Riva - Ponale, con derivazione dal Lago di Ledro e dal torrente Ponale;
  20. GDI 26 CH, Boazzo – Cimego - Storo, con derivazioni sul bacino del torrente Chiese (serbatoi di Malga Bissina, di Malga Boazzo e di Ponte Murandin, vasca di Cimego).

Nell’allegato  sono riportate  le principali caratteristiche tecniche  delle 20 concessioni.

Riassegnazione delle concessioni

Si informa che:

- al 31.12.2018 è scaduta la concessione di  Taio - Santa Giustina (GDI 03 NO);

- al 31.12.2020 sono scadute le seguenti altre concessioni:

  1. GDI 01 NO, Malga Mare;
  2. GDI 02 NO, Cogolo;
  3. GDI 06 AV, Predazzo;
  4. GDI 07 AV, Caoria;
  5. GDI 10 BR, San Silvestro;
  6. GDI 11 BR, Val Noana;
  7. GDI 14 BR, Schener – Moline;
  8. GDI 15 BR, Carzano;
  9. GDI 16 BR, Grigno-Costa Brunella;
  10. GDI 17 AD, Ala;
  11. GDI 18 AD, Avio - Pra da Stua;
  12. GDI 20 AD, Bussolengo-Chievo;
  13. GDI 22 SA, Nembia – Santa Massenza;
  14. GDI 23 SA, Torbole – Toblino;
  15. GDI 24 SA, Riva - Ponale;
  16. GDI 26 CH, Boazzo – Cimego – Storo.

Per effetto dell'art. 13, comma 6 dello Statuto speciale di Autonomia (da ultimo modificato dall’art. 7 della legge n. 118/2022), le 17 sopracitate concessioni sono state prorogate di diritto per il periodo utile al completamento delle procedure di riassegnazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024 o data successiva eventualmente individuata dallo Stato per analoghe concessioni di grandi derivazioni idroelettriche situate nel territorio nazionale. La Giunta provinciale, con deliberazione n. 1658 del 18 ottobre 2024, ha reso noto la data ultima, successiva al 31 dicembre 2024, della predetta proroga di diritto per ciascuna delle predette 17 concessioni, chiarendo che :

- il 27 agosto 2025 corrisponde alla data ultima della concessione di Taio - Santa Giustina (GDI 03 NO), in ragione del termine fissato dall’art. 12, comma 1- sexies della d.lgs. n. 79/1999;

- il 31 marzo 2029 corrisponde alla data ultima delle concessioni delle altre 16 sopracitate concessioni, in ragione del termine fissato dall’art. 12, c. 6 della d.lgs. n. 79/1999 (“ex Enel”).

Fino a tali date, le concessioni sono esercitate alle condizioni stabilite dalle norme provinciali e dai disciplinari di concessione vigenti.

 

Inoltre si informa che, in base all’art. 1 bis 1, comma 15 ter della L.P. n. 4/1998, restano fissate le scadenze delle seguenti altre 3 seguenti concessioni:

-  al 31 dicembre 2025 scade la concessione di Maso Corona–Valbona (GDI19AD);

-  al 31 dicembre 2027 scade la concessione di Mezzocorona (GDI04NO);

-  al 31 dicembre 2032 scade la concessione di San Colombano (GDI21AD).

 

La legge provinciale n. 4/1998, prevista dall’art. 13 dello Statuto speciale di Autonomia, disciplina la procedura di ri-assegnazione delle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche, nel rispetto degli obblighi derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli accordi internazionali, nonché dai principi fondamentali delle leggi dello Stato. Le concessioni riassegnate avranno ad oggetto l’utilizzo delle acque pubbliche e quello delle opere e dei beni che nel frattempo vengono acquisiti - alla scadenza delle vigenti concessioni - al patrimonio provinciale a titolo gratuito  i (c.d. “beni bagnati”) o quelli acquisiti a titolo oneroso (i c.d. “beni asciutti”). Qualora nel corso del procedimento di ri-assegnazione intercorra la scadenza della concessione, l'esercizio della derivazione è proseguito dal concessionario uscente al fine di garantire la continuità nella produzione di energia da fonte rinnovabile e il presidio degli impianti. Il concessionario uscente ne  conserva il possesso e la custodia, con l'obbligo di mantenerne il regolare stato di funzionamento, fino al subentro del nuovo concessionario. In tale fase continuano ad applicarsi gli obblighi a carico dei concessionari previsti dallo Statuto di autonomia, dalle norme provinciali e dal disciplinare di concessione, vigenti alla data della loro scadenza; altresì è previsto un corrispettivo aggiuntivo a carico del concessionario uscente in base ai criteri definiti ai sensi dell'art. 26 septies, comma 2 della L.P. n. 4/1998.

Prima di avviare la procedura di riassegnazione, per ciascuna grande derivazione idroelettrica interessata, la normativa (art. 1 bis 1 della legge provinciale n. 4/1998) prevede anche che la Provincia verifichi la presenza di prevalenti interessi pubblici ad un diverso uso delle acque, in tutto o in parte incompatibile con l’uso a fine idroelettrico nonché la presenza di interessi di terzi ad un uso delle acque potenzialmente concorrente con quello idroelettrico oggetto di ri-assegnazione.

Per quanto riguarda in particolare le modalità di attuazione della verifica della sussistenza degli interessi di terzi, è possibile consultare la pagina dedicata, raggiungibile al seguente link:
https://www.provincia.tn.it/Documenti-e-dati/Documenti-di-supporto/Grandi-derivazioni-idroelettriche-Usi-concorrenti .

Elenco GDI PAT (File pdf 145.23 kB)

Time references

First validity/effective date

26/03/2025

Additional information

Last modified: 14/05/2025 9:08 pm

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