Descrizione
Il termine "cimbro" è l'italianizzazione della parola zimbar, con cui i cimbri chiamano la propria lingua. Nonostante l'omonimìa, nessun rapporto lega i cimbri di Luserna con le popolazioni di epoca romana conosciute come Cimbri, discese in Italia provenienti dall'attuale Danimarca e sconfitte nel 101 a.C. dall'esercito del console G. Mario ai Campi Raudi.
L’origine di quest’isola linguistica in realtà va ricercata nelle migrazioni di coloni bavaresi, che nel decennio tra il 1053 e il 1063 lasciarono le terre del Monastero benedettino di Benediktbeuern in Baviera, oggi dei Salesiani, per sfuggire alle carestie, stanziandosi dapprima nei futuri 13 Comuni Veronesi, sui Monti Lessini, (Azzarino, Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Camposilvano, Cerro, Erbezzo, Roveré Veronese, San Bartolomeo, San Mauro di Saline, Selva di Progno, Tavernole, Valdiporro, Velo Veronese), espandendosi poi nei 7 Comuni vicentini (Asiago, Lusiana-Conco, Enego, Roana, Rotzo, Gallio e Foza) e colonizzando nel 1216 anche l’Altopiano di Folgaria e Lavarone, su autorizzazione del Principe Vescovo di Trento Friedrich von Wangen. In una successiva ondata di colonizzazione alcune famiglie salirono fino a Luserna e vi si stabilirono permanentemente. E infine all'inizio del 1700, momento di massima espansione della lingua cimbra che arriva a contare circa 20.000 parlanti, vi fu una migrazione di cimbri dall'Altopiano di Asiago verso il Piano del Cansiglio nelle Prealpi Bellunesi.
Nonostante l'areale storico piuttosto ampio, la lingua cimbra si è mantenuta oggigiorno solo a Luserna, mentre è virtualmente estinta nelle altre zone dell'Altopiano e delle province di Verona, Vicenza e Belluno.
Luserna raggiunse l'apice demografico agli inizi del 1900, contando più di mille abitanti; gli anni successivi furono segnati da una drammatica successione di eventi che condizionarono pesantemente la vita della minoranza cimbra. La guerra del 1915-1918 vide gli Altipiani e Luserna come linea di confine e fronte militare, e costrinse gli abitanti del villaggio a sfollare in Boemia. Sul finire degli anni Trenta, come successe alla popolazione sudtirolese, venne concessa ai lusernesi la facoltà di opzione, ossia la rinuncia ai propri beni, in cambio del trasferimento nella Germania nazista e dell'acquisizione della cittadinanza tedesca. Nel dopoguerra fu l’emigrazione per lavoro e per studio a minare la sopravvivenza della comunità, che oggi conta poco meno di trecento abitanti.
Molto forte è il legame che ancora oggi unisce gli abitanti di Luserna ai cimbri emigrati in varie località del Trentino e del Tirolo storico, i cosiddetti "oriundi", che periodicamente si radunano nel paese di origine.
Per saperne di più sulla minoranza cimbra
Indagini statistiche sulla minoranza linguistica cimbra
Dall'ultimo censimento demografico effettuato nel 2021 sono giunti dati positivi, essendo stati censiti 1.111 cimbri residenti nella Provincia di Trento.