Rete di Riserve Bondone

La Rete occupa un'area vicina alla città di Trento, disposta attorno al gruppo montuoso Bondove-Stivo. Include 8 Zone speciali di conservazione per un totale di oltre 1.100 ettari, con molti habitat non frammentati (ambienti forestali, pascoli e praterie secondarie).

L'obiettivo è quello di gestire e tutelare queste aree protette in una logica di rete, attuando modalità di conservazione attiva nel rispetto delle attività tradizionali del territorio.

© Provincia autonoma di Trento -

Competenze e funzioni

La Rete di Riserve Bondone include il crinale montuoso del Soprasssso, il Doss Trento e la dorsale Bondone-Stivo estendendosi sino ai laghi di Terlago e Lamar. Anche in virtù di un'orografia accidentata che varia dalle alte quote del Cornetto a quote più basse della piana di Terlago, l'area è caratterizzata da vaste superfici con condizioni ambientali fondamentalmente integre e molti habitat non frammentati (ambienti forestali, pascoli e praterie secondarie, ecc.).

In questo territorio montano le attività agro-silvo-pastorali hanno plasmato un ecomosaico ben diversificato, impreziosito da numerosi elementi di pregio naturalistico tipici soprattutto di zone aperte e delle fasce ecotonali, anche se non mancano alcune emergenze conservazionistiche.

In tale contesto territoriale - caratterizzato da importanti corpi idrici inseriti in cornici ambientali decisamente diverse fra loro che vanno da frutteti intensivi, ambiente urbano e boschi termofili a faggete, coniferete e prati da sfalcio - per molte specie il livello di idoneità degli habitat nel territorio non tutelato è del tutto paragonabile a quella delle aree protette, e in alcuni casi è anche superiore con presenze quasi esclusive in aree ad alto valore naturalistico esterne ai siti Natura 2000.

La Rete nasce quindi con lo scopo di preservare e valorizzare le zone speciali di conservazione presenti nell'area in un'unica gestione, comprendendo siti protetti, aree ad elevato pregio ambientale non ancora tutelate e corridoi ecologici. L'obiettivo è tutelare e migliorare lo stato di conservazione delle emergenze ambientali, oltre che valorizzare le peculiarità culturali e storiche locali.

Istituita nel 2008 dal comune di Trento, nel corso del 2014 la Rete è stata ampliata includendo i comuni di Terlago, Garniga, Cimone e Villalagarina.

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