Competenze e funzioni
Nel settore orientale del Trentino, il Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino si estende a cavaliere dell'alta valle del Torrente Cismon. Comprende verso est la parte trentina del Gruppo dolomitico delle Pale di San Martino, che costituisce il sistema 3 delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Ad ovest include le propaggini orientali della Catena del Lagorai, formata da porfidi, e il Gruppo montuoso di Cima d'Arzon, aree che costituiscono siti di importanza comunitaria all’interno della rete europea “Natura 2000”.
A nord, definita dai versanti del Lagorai e da quelli del Gruppo di Cima Bocche, la vallata del Torrente Travignolo ospita la Foresta Demaniale di Paneveggio, uno tra i più celebri complessi forestali delle Alpi.
Il video sul Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino
nell'ambito del reportage "Parchi delle Dolomiti Patrimonio Mondiale"
realizzato da Ivo Pecile e Marco Virgilio per la Fondazione Dolomiti UNESCO.
È stato istituito nel 1967 e ampliato nel 1987 con finalità di tutela delle caratteristiche naturali e ambientali, promozione dello studio scientifico e uso sociale dei beni ambientali.
Sul territorio del Parco, in un ambito spaziale relativamente ristretto, si alternano una grande varietà di situazioni ecologiche che danno luogo a realtà naturalistiche di straordinario interesse e biodiversità.
Villa Welsperg, in Val Canali, è la “Casa del Parco” e illustrai diversi contesti del Parco in un percorso espositivo recentemente rinnovato. Nei prati circostanti il percorso “Le muse Fedaie” racconta la straordinaria biodiversità della Val Canali. Il centro Terra-foresta di Paneveggio è dedicato invece alla grande foresta di abete rosso, ormai a tutti nota come la Foresta dei violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo. Poco lontano un grande recinto permette di osservare da vicino i cervi. Il piccolo centro visitatori di San Martino di Castrozza permette di approfondire gli aspetti naturalistici legati al clima, alla geologia, alla paleontologia, agli ambienti e agli animali d’alta quota di questa area protetta. Il sentiero etnografico – ecomuseo del Vanoi illustra il modo di vivere di quella che era l’economia di sussistenza legata all’allevamento e alle coltivazioni dei campi e dei boschi.
Il Presidente del Parco è Valerio Zanotti, eletto dal Comitato di Gestione dell'Ente nella seduta del 15 marzo 2021.