SRD13 Investimenti trasformazione commercializzazione prodotti agricoli II°bando

  • Non attivo

Termine di presentazione delle domande scaduto il 31 luglio 2025.

Domande di aiuto II° Bando P.S.P. 2023-2027, per investim. di imprese che operano nell'ambito della trasformaz. e/o commerc.prodotti agric.di cui all'Allegato I al TFUE, esclusi pesca e acquacoltura.Scadenza termine presentaz. domande 31 luglio 2025

Descrizione

Descrizione intervento

L’intervento è finalizzato a promuovere la crescita economica delle aree rurali attraverso un’azione di rafforzamento della produttività, redditività e competitività sui mercati del comparto agricolo, agroalimentare e agroindustriale migliorandone, al contempo, le performance climatico- ambientali.

Tale finalità generale è perseguita attraverso il sostegno agli investimenti materiali ed immateriali delle imprese che operano nell’ambito della trasformazione e/o commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I al TFUE, esclusi i prodotti della pesca e dell'acquacoltura. Il prodotto finale ottenuto dal processo di trasformazione e/o commercializzato può non ricadere nell’elenco del suddetto Allegato I.

Ai fini del presente intervento, per processi di trasformazione e commercializzazione si intendono uno o più dei seguenti processi: cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento, commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale.

Per quanto non espressamente previsto nel presente bando si rinvia a CSR, a PSP e alla normativa comunitaria vigente.

Obiettivi

L’intervento concorre al raggiungimento degli obbiettivi generali lettere b) e c) di cui all’articolo 5. del regolamento (UE) 2021/2115 e dei seguenti obiettivi dell’articolo 6 del regolamento (UE) 2021/2115:

  • SO4: contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento a essi, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promuovere l'energia sostenibile.
  • SO8: promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile.

Il presente intervento si attua su tutto il territorio della Provincia di Trento.

Non sono ammissibili le superfici ricadenti al di fuori dall’ambito territoriale provinciale.

Condizioni di ammissibilità dei soggetti richiedenti

Alla data di presentazione della domanda di aiuto ogni richiedente ha l’obbligo di costituire ed aggiornare il proprio fascicolo aziendale elettronico ai sensi del DPR n. 503/99 ss.mm. e ii. Il fascicolo aziendale è l’insieme delle informazioni dichiarate dall’azienda, controllate e verificate e accertate in modo univoco attraverso il SIGC. Le informazioni relative al fascicolo aziendale e al manuale d’uso sono disponibili sul sito dell’Agenzia provinciale per i pagamenti - APPAG, al seguente link: https://www.provincia.tn.it/Servizi/Fascicolo-aziendale-agricoltori2

All’atto della presentazione della domanda di aiuto il richiedente deve disporre di idonei titoli di possesso delle particelle fondiarie o edificiali oggetto di intervento al fine di garantire il rispetto di eventuali vincoli che gravano sugli investimenti finanziati. In particolare il richiedente deve essere proprietario dell’immobile e/o del terreno sul quale intende realizzare l’investimento oggetto dell’aiuto; è ammissibile a contributo anche l’iniziativa che riguarda un bene (immobile/terreno) oggetto di compromesso di compravendita con prescrizione, per la liquidazione del contributo, all’avvenuto acquisto del bene da parte del richiedente il contributo. Sono ammesse a finanziamento anche le iniziative che interessano beni immobili che risultano nella disponibilità del beneficiario in virtù di diritto reale ovvero sulla base di un contratto registrato, di pari durata del vincolo di destinazione dell'iniziativa come indicato al punto 12 della delibera dei criteri n. 2264/2024. Tale bene immobile dovrà risultare nel fascicolo aziendale secondo le regole del manuale di APPAG.

L’aiuto non può essere concesso a imprese destinatarie di recuperi di contributi concessi ai sensi dei PSR 2007-2013 e 2014-2022 e dell’attuale PSP e poi revocati, senza che sia intervenuta la restituzione degli stessi.

La mancanza di uno dei requisiti di ammissibilità richiesti determina l’inammissibilità al sostegno.

Tipologie di interventi previsti

Nell’ambito delle finalità specifiche previste dalla scheda intervento SRD13 nel CSR sono ammissibili le seguenti operazioni di investimento:

  Settore lattiero caseario Settore vitivinicolo Settore ortofrutticolo

Altri

settori

Finalità a) valorizzazione del capitale aziendale attraverso l’acquisto, realizzazione, ristrutturazione, ammodernamento di impianti e strutture di cernita, lavorazione, conservazione, stoccaggio, condizionamento, trasformazione, confezionamento, commercializzazione dei prodotti della filiera agroindustriale; X X X X (solo punto vendita)
Finalità b) miglioramento tecnologico e razionalizzazione dei cicli produttivi, incluso l’approvvigionamento e l’efficiente utilizzo degli input produttivi, tra cui quelli energetici e idrici, in un’ottica di sostenibilità; X X    
Finalità c) miglioramento dei processi di integrazione nell'ambito delle filiere; X X    
Finalità d) adeguamento/potenziamento degli impianti e dei processi produttivi ai sistemi di gestione della qualità e ai sistemi di gestione ambientale, di rintracciabilità e di etichettatura del prodotto; X X    
finalità e) miglioramento della sostenibilità ambientale, anche in un’ottica di riutilizzo dei sottoprodotti e degli scarti di lavorazione; X X    
finalità f) conseguimento di livelli di sicurezza sul lavoro superiori ai minimi indicati dalla normativa vigente; X X    
finalità g) aumento del valore aggiunto delle produzioni, inclusa la qualificazione delle produzioni attraverso lo sviluppo di prodotti di qualità e/o sotto l'aspetto della sicurezza alimentare; X X    
finalità h) apertura di nuovi mercati. X X    

Criteri di ammissibilità delle operazioni di intervento

Sono ammissibili a sostegno le operazioni che perseguono una o più finalità sopra indicate.

I comparti ammissibili sono: ortofrutticolo, vitivinicolo, lattiero-caseario.

Limitatamente alla realizzazione di punti vendita aziendali volti alla promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità, sono ammissibili i beneficiari che operano in settori diversi da quelli suddetti purché rientranti nei settori inseriti nell’Allegato I del Trattato di Funzionamento della UE, esclusi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura, e che abbiano titolo al punteggio previsto al punto 7.1 della delibera dei criteri n. 2264/2024 denominato “Aziende che operano prevalentemente nell'ambito della filiera corta”.

La mancanza di uno dei requisiti richiesti per il progetto determina l’inammissibilità al sostegno.

Le spese ammissibili generali sono riportate al punto 5.3 della delibera dei criteri n. 2264/2024.

Le spese ammissibili e specifiche per intervento e per tipologia di settore (lattiero-caseario, ortofrutticolo, vitivinicolo e settori diversi) sono riportate al punto 5.4 e 5.4.1 della delibera dei criteri n. 2264/2024.

Spese non ammissibili

Non sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:

  1. acquisto di diritti di produzione agricola;
  2. acquisto di diritti all’aiuto;
  3. acquisto di terreni per un importo superiore al 10% delle spese totali ammissibili dell’operazione interessata;
  4. acquisto di animali e acquisto di piante annuali con le relative spese di impianto;
  5. interessi passivi, a eccezione di quelli relativi a sovvenzioni concesse sotto forma di abbuono d’interessi;
  6. investimenti in infrastrutture su larga scala che non rientrano nelle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo di cui all’articolo 32 del regolamento (UE) 2021/1060, ad eccezione degli investimenti nella banda larga e di interventi di protezione dalle inondazioni e protezione del litorale volti a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche o eventi catastrofici,
  7. investimenti di imboschimento non coerenti con obiettivi in materia di ambiente e di clima in linea con i principi della gestione sostenibile delle foreste quali elaborati negli orientamenti paneuropei per l’imboschimento e il rimboschimento;
  8. spese di manutenzione ordinarie, di esercizio e funzionamento;
  9. spese per investimenti finalizzati al mero adeguamento alla normativa vigente, fatte salve le specificità previste nell’ambito delle singole schede di intervento di cui alla Sezione 5.3 del PSP;
  10. spese connesse all’assistenza post-vendita dei beni di investimento;
  11. imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre imposte e tasse;
  12. investimenti per uffici ed abitazioni di servizio;
  13. acquisti di impianti, macchine ed attrezzature di seconda mano;
  14. leasing di beni immobili, di nuovi impianti, macchinari e attrezzature;
  15. le spese bancarie e legali, le parcelle per consulenze legali, parcelle notarili, spese per consulenza finanziaria, spese per la tenuta di conto corrente;
  16. le spese contributi in natura e lavori in economia;
  17. gli interventi di demolizione;
  18. spese per garanzie fideiussorie;
  19. il materiale d'uso corrente ivi compresi parti o pezzi di ricambio di macchine ed attrezzature, insegne, targhe, cartelli indicatori;
  20. le spese di progettazione e direzione lavori qualora affidate a componenti dei consigli di amministrazione delle società richiedenti;
  21. le spese per iniziative già finanziate a strutture cooperative e richieste da soci appartenenti a nuove società costituitesi a seguito di fuoriuscita degli stessi dalla rispettiva cooperativa originaria di appartenenza;
  22. il capitale circolante;
  23. investimenti allocati in territori extra provinciali;
  24. spese relative a operazioni di investimento (tipologie di opere e acquisti) per le quali sia stata presentata istanza di rinuncia o revoca successivamente alla concessione del contributo ai sensi del P.S.R. 2014-2022, dell'attuale P.S.P., negli ultimi 5 anni rispetto alla data di presentazione della domanda. Al fine di ottimizzare l'effettiva utilizzazione delle risorse, la non ammissibilità sussiste anche in presenza di decadenza o di mancata rendicontazione entro i termini previsti delle operazioni di investimento. Qualora la rinuncia totale o parziale riguardi una iniziativa oggetto di concessione sulla misura 4.2.1 del P.S.R. 2014-2022 l'analoga iniziativa può essere richiesta a finanziamento sull'intervento SRD13 del P.S.P. solo qualora presenti significativi elementi di miglioramento e di innovazione rispetto a quella rinunciata. La non ammissibilità sussiste anche nel caso in cui vi sia una formale domanda di recesso del beneficiario dalla cooperativa/consorzio di appartenenza, qualora le iniziative per le quali viene richiesto il contributo sul presente intervento SRD13 siano già state richieste e/o finanziate alla cooperativa/consorzio di appartenenza, nell'ambito dell'obbligo sociale di conferimento, negli ultimi 5 anni dalla data di presentazione della domanda;
  25. per quanto attiene la finalità h) "apertura di nuovi mercati" prevista al punto 5.1 del bando n. 2264/2024 non sono ammissibili le spese correnti quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, partecipazioni a convegni, a fiere, pernottamenti, biglietti treno/aereo/nave, ecc, spese ammissibili sull'OCM ortofrutta e spese pubblicitarie.

Forma ed entità del sostegno e limiti di spesa dell'intervento

  1. Il sostegno è erogato nella forma di un contributo in conto capitale.
  2. L’entità del sostegno del contributo in conto capitale sulla spesa ammessa è del 40%.
  3. Ai fini dell'ammissibilità a finanziamento l'importo minimo di spesa richiesto per ogni singola domanda di finanziamento deve essere pari ad almeno € 70.000,00.
  4. La spesa massima ammissibile a contributo è pari a € 2.500.000,00.
  5. Per la realizzazione di punti vendita, la spesa massima ammissibile è pari a € 500.000,00.

Compatibilità e cumulo con altri sostegni e agevolazioni

In merito alla demarcazione le spese ammissibili a finanziamento su OCM ortofrutta, OCM vino e intervento SRD01 del PSP 2023-2027 non sono ammissibili sul presente bando.

Le spese finanziate a valere sul presente provvedimento non possono beneficiare di alcun altro finanziamento attraverso strumenti finanziari dell’Unione Europea.

Vincoli

L’importo della spesa deve essere debitamente giustificato da fatture (foglio di stile) intestate al beneficiario e debitamente quietanzate o da documenti con un valore probatorio equivalente alle fatture.

Le spese devono essere pagate dal beneficiario mediante bonifico bancario o postale o mediante RIBA, su c/c intestato al beneficiario (conto corrente dedicato, anche in modo non esclusivo, all’operazione di investimento). Limitatamente agli acquisti di strutture/terreni è inoltre ammesso il pagamento a mezzo di assegno circolare nominativo, con dimostrazione dell’addebito.

E' obbligatorio riportare il Codice unico di progetto (CUP) su tutte le fatture e in tutti i pagamenti. Il codice viene attribuito dal Servizio Agricoltura prima del provvedimento di concessione del contributo. Il CUP deve essere sempre presente nei documenti probatori della spesa (fatture e documenti di pagamento) emessi successivamente alla comunicazione del CUP stesso.

La spesa supportata da documenti (fatture e pagamenti) privi di codice CUP non sarà ammissibile a finanziamento.

Per i documenti antecedenti la comunicazione del codice CUP la correlazione tra la spesa sostenuta e l'iniziativa finanziata deve avvenire come segue:

  • per le fatture non ancora pagate, il soggetto beneficiario dell'aiuto deve riportare il CUP nella quietanza di pagamento effettuato tramite bonifico bancario o postale o mediante RIBA. Qualora la quietanza di pagamento sia sprovvista di CUP o questo non sia stato apposto in modo corretto, è consentita la regolarizzazione della stessa mediante la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del DPR 445/2000, in cui il soggetto beneficiario attesta la correlazione tra la/e fattura/e e l'iniziativa agevolata. La dichiarazione dovrà essere allegata alla copia della fattura (nel caso di fatture elettroniche, materializzazione analogica del documento) e presentata ai fini della liquidazione dell'incentivo, unitamente alla restante documentazione richiesta per la rendicontazione delle spese;
  • per le fatture pagate, il soggetto beneficiario deve rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del DPR 445/2000, anche cumulativa, in cui attesta la correlazione tra la/e fattura/e e l'iniziativa agevolata. La dichiarazione dovrà essere allegata alla copia della fattura (nel caso di fatture elettroniche, materializzazione analogica del documento) e presentata ai fini della liquidazione dell'incentivo, unitamente alla restante documentazione richiesta per la rendicontazione delle spese.

Per i documenti successivi alla comunicazione del codice CUP è possibile regolarizzare tempestivamente la situazione secondo una delle seguenti possibilità:

  • realizzazione di un'integrazione elettronica al sistema di interscambio dell'Agenzia delle Entrate. Il documento integrativo trasmesso al sistema di interscambio deve contenere sia i dati necessari per l'integrazione (codice CUP) sia gli estremi della fattura e dovrà essere allegato alla fattura stessa;
  • emissione di una nota di credito, a cura del fornitore, entro le tempistiche consentite dalla normativa, volta ad annullare il titolo di spesa e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa, con l'apposizione del codice CUP .

Nell'ipotesi di pagamenti effettuati tramite assegni circolari, la cui ammissibilità è riservata solo per l'acquisto strutture e terreni (come previsto al punto 5.4 della delibera dei criteri n. 2264/2024),  l'atto di vendita dovrà riportare il codice CUP e il codice seriale di ogni singolo assegno circolare. Ai fini dell'obbligo di tracciabilità della spesa i documenti di vendita devono avere la forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata.

OBBLIGHI

Il beneficiario di un’operazione di investimento si impegna a:

  1. realizzare l’operazione conformemente a quanto definito con determina di concessione del Servizio Agricoltura, fatte salve eventuali varianti e proroghe;
  2. fatti salvi i casi di forza maggiore e circostanze eccezionali, assicurare la stabilità dell’operazione di investimento oggetto di sostegno per un periodo minimo di tempo di:
  • 5 anni dalla data di pagamento finale al beneficiario per beni mobili e attrezzature;
  • 10 anni dalla data di pagamento finale al beneficiario per beni immobili, opere edili, ivi comprese le attrezzature fisse.

Gli obblighi sono verificati con controlli ex post, ai sensi delle normative vigenti in materia. Saranno inoltre effettuati controlli a campione, secondo la normativa vigente in materia, sulle dichiarazioni sostitutive di atto notorio e di certificazione.

Al fine di corrispondere agli obblighi di informazione e pubblicità per le operazioni di investimento oggetto di sostegno del FEASR, si applica quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 2022/129 e dalle disposizioni emanate dall’Autorità di Gestione. Le disposizioni in merito agli obblighi di pubblicità e informazione per ogni singolo Intervento sono disponibili al link https://www.provincia.tn.it/FEASR .

SANZIONI E RIDUZIONI

In caso di accertamento di sanzioni e inadempienze rispetto a impegni, obblighi e alle condizioni di ammissibilità previste per gli Interventi, come da Capitolo 7.3.2 del PSP Italia, si applica quanto previsto da Decreto legislativo n. 42 di data 17 marzo 2023, in tema di riduzione ed esclusione dell’aiuto. Sono in corso di emanazione i decreti attuativi del Decreto legislativo n. 42 del 17 marzo 2023 che fornisce la regola generale di attuazione delle riduzioni determinandone gravità, entità, durata e ripetizione. Nelle more di attuazione di tali decreti si applica, in merito a tali criteri, quanto segue:

1. nel caso di mancato rispetto degli obblighi di cui al punto 12, paragrafo 1, lettera b) (5 e 10 anni) si procede alla revoca del contributo e al relativo recupero in proporzione al periodo di mancato rispetto del vincolo;

2. nel caso di mancato rispetto del termine massimo di rendicontazione di cui al punto 9 per la presentazione della domanda di liquidazione finale del contributo con la relativa documentazione, si applicano le sanzioni stabilite per il mancato rispetto del termine finale dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 1980 dd. 14/09/2007, che prevedono:

  • nel caso in cui la documentazione per la rendicontazione per l’erogazione del saldo del contributo sia presentata oltre il termine fissato, ma comunque prima che venga adottato il provvedimento di decadenza totale, il finanziamento verrà ridotto nella misura del 5%;
  • in caso contrario sarà disposta la decadenza totale dell’aiuto, con recupero dell’eventuale anticipo.

3. Le sanzioni del presente punto 14 si applicano anche in caso di richiesta in sanatoria di variante ai sensi del punto 10, dopo la realizzazione dei relativi lavori.

4. Nel caso di omissioni del CUP su fatture e documenti probatori della spesa e relativi documenti di pagamento, è prevista l’inammissibilità della fattura stessa fatto salvo quanto previsto al punto 5.3.4.

5. Se nel corso dell'istruttoria di liquidazione finale risultasse la perdita dei requisiti di selezione di cui al punto 7.1 che hanno concorso alla formazione del punteggio in graduatoria, nella check list di liquidazione finale (collaudo) si specifica se la riduzione del punteggio è rilevante o meno ai fini della concedibilità del contributo; in caso di rilevanza, è disposta la revoca del contributo con recupero dell’eventuale anticipo.

6. Nel caso di recupero di somme, le stesse sono maggiorate degli interessi legali decorrenti dal sessantunesimo giorno dalla data di protocollo della comunicazione del provvedimento di recupero, ai sensi dell'art. 27 del regolamento (UE) n. 908/2014.

7. Nel caso di mancato rispetto delle procedure di aggiudicazione, l’inosservanza delle disposizioni circa le modalità di aggiudicazione delle opere comporterà la rideterminazione e revoca del contributo nella misura del 30%, applicata limitatamente all’importo di contributo previsto per la tipologia di lavoro interessata dall’inosservanza.

A chi è rivolto

Soggetti richiedenti

Sono ammesse a beneficiare del sostegno le imprese, singole o associate, che operano nell’ambito delle attività di trasformazione, e/o commercializzazione dei prodotti agricoli inseriti nell’Allegato I del Trattato di Funzionamento della UE, esclusi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Per i beneficiari che siano anche produttori di materia prima agricola, l'attività di trasformazione e/o commercializzazione deve avere ad oggetto materie prime in prevalenza acquistate/conferite da soggetti terzi. Il principio giuridico generale di prevalenza è stabilito nella definizione di imprenditore agricolo di cui all’art. 2135 del Codice civile che trova applicazione, al fine di ammettere un beneficiario all’aiuto declinato nel presente provvedimento, come segue:

  • in caso di imprese con un solo comparto produttivo e di vendita (ad es. vino o latte) la prevalenza viene valutata in termini quantitativi (litri o kg), a prescindere dalla maggior o minor qualificazione delle singole partite prodotte o acquistate, con riferimento all'ultimo esercizio (periodo d'imposta) concluso;
  • in caso di imprese con più comparti produttivi produttivi o di vendita (ad es. produzione di mele e compravendita sia di mele sia di pere), la valutazione è in termini di valore monetario. Le quantità di ogni prodotto devono essere valorizzate applicando il prezzo medio di mercato quale il valore medio assicurativo dell'anno precedente.

Limitatamente alla realizzazione di punti vendita aziendali volti alla promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità, sono ammissibili i beneficiari che operano anche in settori diversi da quello ortofrutticolo, vitivinicolo e lattiero caseario purché rientranti nei settori inseriti nell’Allegato I del Trattato di Funzionamento della UE, esclusi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura, e che abbiano titolo al punteggio previsto al punto 7.1 della delibera dei criteri n. 2264/2024 denominato “Aziende che operano prevalentemente nell'ambito della filiera corta”.

La domanda può essere presentata dal legale rappresentante dell'impresa (solo per l'inserimento della domanda in SRTrento ci si può avvalere di un consulente incaricato).

Come fare

La domanda dovrà essere presentata online mediante l'accesso al sistema informativo agricolo provinciale SRTrento all'indirizzo https://srt.infotn.it     raggiungibile anche dal portale https://a4g.provincia.tn.it/ entro il  termine del 30 giugno 2025.

L’accesso all’area riservata di SRTrento è permesso ai soli utenti registrati; pertanto, ogni utente deve preventivamente accreditarsi secondo le modalità indicate nella manualistica della home page del sito SRTrento e come specificato a questa  pagina web https://www.provincia.tn.it/Servizi/Sistema-Informativo-Integrato-Agricoltura-della-Provincia-autonoma-di-Trento Le domande presentate dovranno essere firmate tramite firma digitale in corso di validità. La domanda deve essere firmata digitalmente dal soggetto titolato alla sottoscrizione del documento, pena irricevibilità della stessa. Per eventuale assistenza per l’accesso e abilitazione al portale è possibile contattare la mail helpdesk.srtrento@provincia.tn.it.

Può essere presentata una sola domanda per bando. Solo il beneficiario che negli ultimi tre anni ha effettuato operazioni di fusioni con l'aggregazione di più realtà aziendali può presentare due domande di aiuto per bando.

Costituiscono condizioni di irricevibilità della domanda:

  1. il mancato rispetto dei termini di scadenza per la presentazione delle domande;
  2. la mancanza degli elementi che consentono di individuare inequivocabilmente il soggetto richiedente;
  3. la mancata sottoscrizione della domanda da parte del legale rappresentante;
  4. la presentazione di domande con modalità differenti da quelle sopra riportate;
  5. le domande sottoscritte da persona diversa dal legale rappresentante o da soggetto espressamente delegato o prive di sottoscrizione.

Cosa serve

Documentazione da presentare

DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI AIUTO PENA LA NON RICEVIBILITA':

1. Nel caso di cooperative, di consorzi e di società, copia semplice del verbale o suo estratto con il quale l’organo statutariamente competente approva l’iniziativa; nel caso di imprese individuali e di società prive di organo collegiale è sufficiente che la domanda di contributo sia firmata dal legale rappresentante e/o da tutti i soci della società.

2. Il Progetto di Investimento volto a fornire elementi per la valutazione della coerenza dell’operazione per il raggiungimento delle finalità dell’intervento SRD13. In particolare tale Progetto di investimento, firmato dal rappresentante legale e da un tecnico iscritto ad un albo professionale, si esplica in una relazione contenente:

  • i dati utili per illustrare la sussistenza dei criteri di selezione indicati al punto7.1, della delibera dei criteri n. 2264/2024 riferibili a banche dati disponibili o a documenti ufficiali (es. bilancio dell'azienda);
  • descrizione complessiva dell’impresa, evidenziando la situazione tecnico/organizzativa antecedente alla realizzazione dell’investimento, ove deve essere dato risalto alle situazioni tecniche, organizzative, economiche e/o sociali e/o ambientali che caratterizzano la realtà aziendale (pre – investimento);
  • motivazioni dell’investimento e descrizione dettagliata dello stesso, ove deve essere dato risalto alle caratteristiche tecniche dell’intervento oggetto di finanziamento pubblico, alle sue finalità ed al costo complessivo;
  • qualora vengano valorizzati i punteggi relativi all’efficientamento energetico e/o di risparmio idrico è necessario allegare adeguata documentazione tecnica a supporto dell’efficientamento e del risparmio derivante dall’iniziativa; è necessario indicare il corretto dimensionamento dell’impianto rispetto ai fabbisogni aziendali (con particolare riferimento al consumo medio annuo in kWh del triennio precedente alla data della presentazione della domanda); indicazione della percentuale di copertura del fabbisogno energetico del richiedente – considerando anche altri impianti già installati o in fase di installazione - mediante la realizzazione dell’impianto che costituisce l’intervento. In caso di interventi su impianti esistenti, l’iniziativa oggetto di finanziamento dovrà comportare un miglioramento della prestazione energetica pari ad almeno il 50% rispetto a quella degli impianti pre-esistenti;
  • per i richiedenti che sono anche produttori di materia prima agricola, al fine di dimostrare che l’attività di trasformazione e/o commercializzazione ha per oggetto materie prime acquistate/conferite da terzi in modo prevalente, nel Progetto di Investimento dovranno essere indicati i dati come descritti al punto 4.1. della delibera dei criteri n. 2264/2024;

3. La valutazione economica e di sostenibilità finanziaria dell’investimento, intesa quale capacità di fronteggiare gli oneri conseguenti all’investimento stesso sia con mezzi propri che di terzi senza compromettere la propria situazione patrimoniale, autonomia finanziaria e capacità reddituale. L’incidenza dell’investimento deve essere valutata rispetto all’ultimo bilancio approvato antecedentemente alla data di presentazione della domanda ove questo sia presente; la valutazione deve fornire indicazioni puntuali ed esplicite riguardo ai maggiori o minori costi e/o maggiori o minori ricavi conseguenti all’investimento e comunque evidenziare le motivazioni di tipo economico a giustificazione della sua realizzazione. Tale valutazione deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa richiedente, dall’associazione di categoria qualora l’impresa richiedente sia aderente, dal Presidente dell’organo di controllo interno, se nominato, e dal revisore legale dei conti, ove nominato, od in caso contrario, da un revisore contabile iscritto all’albo. Nel caso di imprese individuali e di società prive di organo di controllo interno e non tenute alla nomina di un revisore legale dei conti, la relazione dovrà essere accompagnata dalla valutazione positiva da parte di un istituto di credito alla concessione di un mutuo o di un finanziamento a medio termine per almeno il 50% della spesa richiesta (c.d. bancabilità). Tale documento verrà richiesto solo ai beneficiari che si collocano in posizione finanziabile nella graduatoria di merito e qualora l’iniziativa preveda una spesa preventivata superiore ad € 300.000,00.

ELENCO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DA ALLEGARE PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO:

PER NUOVE COSTRUZIONI, RISTRUTTURAZIONI, AMPLIAMENTI DI STRUTTURE EDILI:

1. Relazione tecnica a cura del progettista;

2. dichiarazione a cura del progettista:

  • attestante la congruità dei prezzi esposti con riferimento al prezzario provinciale o, per le voci non ricomprese nel prezzario, al criterio di stima seguito;
  • attestante l’eventuale assoggettabilità del progetto alla normativa sulla sicurezza e quindi alla predisposizione del “Progetto sicurezza”;

3. elaborati progettuali completi di estratto mappa delle particelle;

4. computo metrico estimativo dei lavori (importi lordi); tale computo deve essere utilizzato dal beneficiario in sede di affidamento dei lavori;

5. indicazione degli estremi del titolo edilizio autorizzativo previsto dalle normative vigenti per i lavori contemplati nella domanda;

6. indicazione della/e particella/e o della/e struttura/e direttamente interessata/e all’iniziativa o oggetto di compromesso di compravendita.

PER ACQUISTO DI TERRENI:

1. Copia semplice del preliminare di compravendita, debitamente registrato;

2. estratto mappa della/e particella/e oggetto di acquisto;

3. copia semplice del certificato di destinazione urbanistica dei terreni acquistandi;

4. attestazione di un tecnico iscritto ad un albo professionale con cui si dimostri che il prezzo di acquisto non risulta essere superiore all’effettivo valore di mercato;

5. dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'esistenza di un nesso diretto tra l'acquisto del terreno e gli obiettivi dell'operazione.

PER ACQUISTO DI FABBRICATI O STRUTTURE EDILI:

1. Copia semplice del contratto preliminare di compravendita (redatto nella forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata), debitamente registrato;

2. estratto mappa della/e particella/e oggetto di acquisto;

3. attestazione di un tecnico iscritto ad un albo professionale con cui si dimostri che il prezzo di acquisto non sia superiore al valore di mercato e la conformità dell’immobile alla normativa urbanistica vigente, oppure specifichi gli elementi di non conformità, nei casi in cui l’operazione preveda la loro regolarizzazione da parte del beneficiario finale;

4. dichiarazione a firma del legale rappresentante attestante che l’immobile non abbia fruito, nel corso dei dieci anni precedenti al momento di presentazione della domanda, di un finanziamento pubblico; tale limitazione non ricorre nel caso in cui l’Amministrazione concedente abbia revocato e recuperato totalmente le agevolazioni medesime;

5. dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'esistenza di un nesso diretto tra l'acquisto dell'immobile e gli obiettivi dell'operazione.

PER ACQUISTO E FORNITURA IN OPERA DI MACCHINE, ATTREZZATURE E IMPIANTI SPECIALISTICI:

1. Elenco dei macchinari, attrezzature, impianti con indicati i rispettivi importi;

2. tre preventivi di spesa firmati dal fornitore, datati, in corso di validità, su carta intestata con logo della ditta fornitrice con l'indicazione della ragione sociale, il numero di iscrizione alla C.C.I.A.A., il codice fiscale e/o partita IVA o codici identificativi similari. Devono essere rilasciati da 3 fornitori diversi, indipendenti e tra loro in concorrenza. Deve essere evidenziata la richiesta di preventivo da parte del beneficiario attraverso una delle seguenti modalità: pec, e-mail, richiesta scritta su carta, o semplice riferimento o richiamo sul preventivo di spesa della richiesta stessa. I preventivi inoltre devono essere dettagliati, tra loro comparabili e competitivi rispetto ai prezzi di mercato (gli importi devono riflettere i prezzi effettivamente praticati sul mercato e non i prezzi di catalogo). Per macchine ed attrezzature, nei preventivi devono essere evidenziate le caratteristiche tecniche. Per gli impianti, in alternativa, può essere presentato il computo metrico estimativo;

3. indipendentemente dal preventivo scelto dal beneficiario, la spesa ammessa a contributo sarà ricondotta all'importo più basso tra quelli individuati dai tre preventivi;

4. nel caso di acquisizioni di beni altamente specializzati e nel caso di investimenti a completamento di forniture preesistenti, per i quali non sia possibile reperire o utilizzare più ditte in concorrenza, un tecnico iscritto ad un albo professionale deve predisporre una dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni oggetto del finanziamento, allegando una specifica relazione tecnica giustificativa, indipendentemente dal valore del bene o della fornitura da acquistare.

DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DA PRESENTARE PER DOMANDE DI AIUTO CON SPESA PREVENTIVATA SUPERIORE A EURO 300.000,00

1. Dichiarazione da parte di una banca o di una società di leasing attestante la concessione al soggetto richiedente di un finanziamento riferito all’investimento oggetto della domanda di importo almeno pari al 50% della spesa prevista.

2. Nel caso in cui il beneficiario intenda far fronte all’investimento senza concessioni di finanziamenti, o in misura inferiore al 50% della spesa prevista, è richiesta la presentazione di una dichiarazione con la quale si dettagliano le modalità del finanziamento con risorse proprie firmata dal legale rappresentante del soggetto richiedente e dal rappresentante dell’associazione di categoria, qualora l’impresa richiedente sia aderente, attestante la capacità del beneficiario di sostenere l’investimento. In alternativa alla presentazione di specifica dichiarazione è possibile dettagliare le modalità di finanziamento all’interno della valutazione economico finanziaria prevista al punto 7.5. della delibera dei criteri n. 2264/2024.

Tempi e scadenze

2029 31 Mar

Termini di presentazione delle domande di collaudo - SRD13 - II° bando 02/01/2025 ⇢ 31/03/2029

120 giorni

Giorni massimi di attesa

Il procedimento si conclude con una determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura entro 120 giorni dall'approvazione della graduatoria.

L’iter di concessione o di diniego del contributo è strutturato come segue:

1. procedimento di approvazione, con determinazione del dirigente, di una graduatoria di merito delle domande presentate entro il termine di 45 giorni decorrenti dal giorno successivo alla scadenza del termine per la presentazione delle domande;

2. comunicazione al richiedente del responsabile del procedimento, della posizione in graduatoria idonea al finanziamento e l'eventuale richiesta di regolarizzazione o integrazione della documentazione ai fini dell’istruttoria;

3. in alternativa sarà inviata al richiedente una comunicazione della collocazione nella graduatoria in posizione non idonea al finanziamento;

4. il procedimento si conclude con una determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura entro 120 giorni dall’approvazione della graduatoria (giorni di scadenza del procedimento amministrativo) con cui si concede o non si concede il contributo al richiedente. Con l’atto di concessione del contributo possono essere motivatamente poste condizioni e vincoli, in relazione allo specifico progetto di investimento;

5. comunicazione di avvenuta concessione/diniego del contributo.

Termini e scadenze per la rendicontazione delle operazioni

I termini di rendicontazione sono fissati per tutte le iniziative relative alle diverse operazioni di investimento in 24 mesi a partire dalla data del provvedimento di concessione del contributo. Entro la data di rendicontazione dovrà essere presentata tutta la documentazione necessaria per la liquidazione del contributo.

Nei casi in cui la rendicontazione sia presentata entro il termine fissato ma l’opera o l’intervento sia stato realizzato parzialmente e qualora il Servizio Agricoltura ritenga l’opera o l’intervento funzionale, funzionante e rispondente alle finalità per le quali era stato concesso il finanziamento, il medesimo verrà ridotto proporzionalmente.

E' ammessa una sola domanda di proroga motivata e presentata entro il termine stabilito dalla concessione. La proroga può essere concessa per un periodo massimo di 18 mesi.

Relativamente alle proroghe e alle sospensioni dei termini, per quanto non dettagliato a riguardo nel presente punto, si rinvia a quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 1980 dd. 14/09/2007 e successive modificazioni e integrazioni.

In ogni caso i termini non possono essere stabiliti o differiti oltre il 31 marzo 2029, limite temporale necessario per consentire il pagamento ai beneficiari finali delle agevolazioni che dovranno essere conclusi da APPAG entro il 31.12.2029.

La proroga dovrà essere valutata e approvata con determinazione del Servizio Agricoltura.

Varianti

La domanda di variante è sottoscritta dal beneficiario con certificato di firma digitale e presentata mediante il portale on-line https://srt.infotn.it/ raggiungibile anche dal portale https://a4g.provincia.tn.it/

Sono considerate varianti: cambio di beneficiario, cambio di sede dell’investimento, modifiche tecniche sostanziali delle opere/acquisti approvati, modifica della tipologia di opere/acquisti approvati.

Non è consentito presentare varianti che determinino un aumento dell’importo concesso.

Nella valutazione generale delle varianti, viene verificato il mantenimento dei requisiti di ammissibilità e di quelli che hanno determinato l’approvazione del progetto in base ai criteri di selezione. Sono da considerarsi varianti approvabili tutti i cambiamenti al progetto originale che non comportino modifiche agli obiettivi ed ai parametri che hanno reso l’operazione di investimento finanziabile, tali da inficiare la finanziabilità stessa.

Non sono considerate varianti al progetto originario le modifiche di dettaglio o soluzioni tecniche migliorative, così come ad esempio i cambi di preventivo, purché sia garantita la possibilità di identificare il bene e fermo restando la spesa ammessa in sede di istruttoria.

Le varianti devono essere richieste preventivamente, rispetto all’esecuzione delle relative opere.

Il Servizio Agricoltura, valutate le proposte di variante, ne dispone l’approvazione o il diniego, dando comunicazione al beneficiario.

Domande di pagamento

Per quanto riguarda le domande di pagamento, si possono distinguere in domanda di pagamento di anticipo e domanda di pagamento di saldo.

Le domande di pagamento del contributo sono sottoscritte dal beneficiario con certificato di firma digitale e presentate mediante il portale on-line https://srt.infotn.it/ raggiungibile anche dal portale https://a4g.provincia.tn.it/ alle quali va allegata la documentazione prevista al punto 11.2 della delibera dei criteri n. 2264/2024 per quanto riguarda l'anticipo e quella prevista al punto 11.3 della delibera dei criteri n. 2264/2024 per quanto riguarda il saldo.

Il Servizio Agricoltura, per adempiere al rispetto degli obiettivi fisici e finanziari posti dal PSP, potrà richiedere al beneficiario i dati relativi all'avanzamento fisico dell'intervento finanziato.

Gli esiti dell’istruttoria delle domande di pagamento  sono definiti in una check list sottoscritta dal funzionario incaricato sulla base della quale si procede all’erogazione dell’importo spettante.

Costi

GRATUITO

Documenti

Normativa di riferimento

Modifiche e integrazioni alla propria deliberazione n. 2457 del 21/12/2023, da ultimo modificata con deliberazione n. 943 del 21/06/2024 relative all'approvazione dei termini e delle modalità di agevolazione ai sensi dell'intervento SRD13 'Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli' - del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 e del relativo Complemento per lo Sviluppo Rurale della Provincia Autonoma di Trento per il periodo di programmazione 2023-2027.

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Immagine decorativa per il contenuto Criteri di selezione Interventi SRD01, SRD02, SRD03, SRD04, SRD07, SRD11, SRD13, SRD15

Criteri di selezione approvati dal Comitato di Monitoraggio del CSR Trento per gli Interventi sugli Investimenti (SRD)

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Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 27/08/2025 18:14

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