Descrizione
L’intervento punta allo sviluppo socio-economico delle aree rurali attraverso investimenti finalizzati a realizzare, adeguare e/o ampliare le infrastrutture di base a servizio delle imprese rurali (agricole e non), delle comunità rurali nonché dell’intera società. L’esistenza di tali infrastrutture, nuove o adeguate/ampliate, ha l’obiettivo da un lato di dotare i territori di quei servizi di base imprescindibili per combattere lo spopolamento, soprattutto nelle aree più svantaggiate, e dall’altro quello di rendere maggiormente attrattive le aree rurali quali luogo di residenza, studio, lavoro e benessere psico-fisico.
Gli investimenti di cui all’Azione 1) riguardano il sostegno alla realizzazione, adeguamento e
ampliamento della viabilità a servizio delle aree rurali e delle aziende agricole con l’obiettivo di
rendere maggiormente fruibili le aree interessate dagli interventi, anche con riguardo alla messa in sicurezza del territorio.
L’intervento concorre al raggiungimento degli obiettivi generali di cui alle lettere a) e b) dell’articolo 5 e dei seguenti obiettivi dell’articolo 6 del regolamento (UE) 2021/2115:
- SO2 Migliorare l'orientamento al mercato e aumentare la competitività dell'azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione.
- SO8 Promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile.
TIPOLOGIE DI INTERVENTI PREVISTI
Nell’ambito delle finalità specifiche previste dalla scheda intervento SRD07 nel PSP sono ammissibili le operazioni di investimento indicate in tabella:
1) realizzazione di opere di nuova viabilità in ambito rurale (qualora sia comprovata una oggettiva carenza) | 2) ampliamento, ristrutturazione e messa in sicurezza della rete viaria esistente | 3) realizzazione, adeguamento e/o ampliamento di manufatti accessori | |
Finalità a) sostegno alla realizzazione, adeguamento e ampliamento della viabilità a servizio delle aree rurali e delle aziende agricole con l’obiettivo di rendere maggiormente fruibili le aree interessate dagli interventi, anche con riguardo alla messa in sicurezza del territorio. | X | X | X |
Sono ammissibili a sostegno le operazioni di investimento che perseguono la finalità specifica indicata nella tabella.
Ai fini dell’ammissibilità è necessario che la domanda di sostegno sia corredata dalla presentazione di un Progetto di investimento volto a fornire elementi (localizzazione, descrizione delle opere e delle forniture richieste nella domanda, ecc.) per la valutazione della coerenza dell’operazione per il raggiungimento delle finalità dell’intervento. Il Progetto di investimento deve evidenziare gli effetti migliorativi dell’investimento per soddisfare l’esigenza E3.5 “Accrescere l'attrattività dei territori” e E3.6 “Innalzare il livello della qualità della vita nelle aree rurali”.
Il Progetto di investimento deve inoltre dare evidenza del soddisfacimento di almeno uno degli obiettivi:
- SO2 Migliorare l'orientamento al mercato e aumentare la competitività dell'azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione.
- SO8 Promuovere l'occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all'agricoltura, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile.
Il Progetto di investimento dovrà essere redatto e firmato da un professionista abilitato e competente ai sensi degli ordinamenti professionali riconosciuti dalla normativa vigente.
La mancanza di uno dei requisiti richiesti per il progetto determina l’inammissibilità al sostegno.
SPESE AMMISSIBILI GENERALI
Sono ammissibili:
- le iniziative avviate e le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di aiuto. Per avvio si intende l’effettuazione, sia in termini di realizzazione fisica (opere eseguite), sia in termini di data della documentazione attestante l’impegno del beneficiario ad effettuare i lavori (firma di contratti e/o incarichi alle ditte), data di fatturazione e di pagamento delle opere;
- le sole spese di progettazione (comprese le perizie di supporto) sostenute dal beneficiario nei 24 mesi prima della presentazione della domanda e connesse alla progettazione degli elaborati allegati alla domanda di aiuto, e comunque sostenute dopo il 1 gennaio 2023.
Sono ammissibili spese per imprevisti fino al massimo del 3% sulle opere.
Sono ammissibili le spese generali collegate ai costi eleggibili nel limite massimo del 12% delle altre spese ammissibili (costi relativi alle opere e imprevisti), con i seguenti sotto limiti:
- spese tecniche relative alla progettazione, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza (inclusi contributi previdenziali) per un massimo dell’8% per spese ammissibili sulle opere e imprevisti fino a 250.000 Euro e massimo 5% per la quota parte di spesa ammissibile eccedente tale importo.
- in caso di presentazione del Progetto Sicurezza le spese tecniche sulle opere e imprevisti, possono essere aumentate di 2 punti percentuali.
Sono altresì ammissibili ulteriori spese tecniche (ad esempio: perizie geologiche, indagini e sondaggi geognostici, screening o valutazioni di impatto ambientale, perizie archeologiche, progetto di investimento di cui al punto 5.2, paragrafo 4, ecc.) nel rispetto del limite massimo del 12% di cui sopra.
Le spese tecniche sostenute con personale degli uffici tecnici degli Enti pubblici non sono ammissibili a finanziamento.
In sede di istruttoria di liquidazione finale non si procede al ricalcolo del rispetto dei massimali sopra evidenziati se non intervengono stralci significativi rispetto al progetto ammesso a contributo, purché sia rispettato il limite massimo del 12% di spese generali rispetto alla spesa ammissibile finale.
L'IVA viene riconosciuta come spesa ammissibile se definitivamente non recuperabile. A tal fine i soggetti beneficiari dovranno dichiarare su SR Trento che l'IVA, indicata sui lavori e sulle somme a disposizione e di cui si chiede l'ammissibilità a finanziamento, non può essere portata dagli stessi in detrazione e che l’attività dell’ente/soggetto richiedente non è organizzata in forma di impresa. L’aliquota IVA ammessa è quella vigente al momento della concessione del contributo.
I beneficiari classificabili come Amministrazioni aggiudicatrici o Organismi di diritto Pubblico devono presentare i progetti relativi alla realizzazione di opere edili a misura (scavi, fondazioni, strutture in elevazione, viarie, opere accessorie, ecc.) ai sensi della normativa vigente sui LL.PP.
- Spese ammissibili specifiche per l’Intervento: interventi relativi alla viabilità a servizio delle aree rurali e delle aziende agricole
Possono accedere al finanziamento gli investimenti a servizio di una pluralità di aziende, che rientrano nei seguenti interventi:
- l’ampliamento della carreggiata di strade esistenti;
- la realizzazione di nuova viabilità per favorire un accesso più agevole ai terreni agricoli nel caso sia comprovata una oggettiva carenza;
- il posizionamento di barriere stradali per la messa in sicurezza delle infrastrutture agricole;
- l'adeguamento del manto stradale alle diverse esigenze ambientali e per favorire il transito in sicurezza degli utilizzatori;
- il consolidamento delle rampe poste a monte o a valle dell'arteria stradale per garantire la stabilità, la funzionalità e la sicurezza della viabilità agricola - i manufatti posti a monte della sede stradale sono finanziabili solo in caso di ampliamento della carreggiata e per un’altezza massima di 1,5 metri fuori terra;
- il posizionamento di reti di drenaggio, di canalette di sgrondo, di pozzetti di convogliamento, di tubazioni per favorire l'allontanamento delle acque meteoriche a monte e a valle della strada e il deposito delle acque superficiali;
- qualora siano oggettivamente motivati e verificabili, eventuali interventi di manutenzione straordinaria o ripristino della viabilità esistente;
Sono ammissibili le sole spese per lavori riferiti alla parte di carreggiata inferiore o uguale ai tre metri, ivi comprese le banchine, fatti salvi spazi limitati destinati ad agevolare il doppio transito dei veicoli.
SPESE NON AMMISSIBILI
Non sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:
- investimenti irrigui;
- acquisto di terreni;
- spese di manutenzione ordinarie, di esercizio e funzionamento;
- spese per lavori riferiti alla parte di carreggiata che supera i tre metri, ad eccezione di quanto sopra previsto;
- spese per investimenti finalizzati al mero adeguamento alla normativa vigente;
- la viabilità con vincoli di accesso che non garantisce una fruizione plurima;
- contributi in natura;
- viabilità silvo-pastorale classificata e disciplinata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, e articolo 4, del D.lgs. 34 del 2018 (Testo unico in materia di foreste e filiere forestali), fatto salvo quanto diversamente definito dalla Provincia con propria normativa (artt. 2, 62 e 100 della L.P. 11/2007 e del corrispondente regolamento di attuazione D.P.P. 3 novembre 2008, n.51-158/Leg.), ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 3, comma 4 e articolo 5 del predetto decreto;
- IVA qualora non sia effettivamente e definitivamente sostenuta dal beneficiario e sia recuperabile dallo stesso. L’IVA che sia comunque recuperabile non può essere considerata ammissibile anche ove non venga effettivamente recuperata dal beneficiario finale;
- altre imposte, tasse, oneri accessori quali interessi passivi, spese bancarie, spese per fideiussioni;
- spese relative a operazioni di investimento (tipologie di opere e acquisti) per le quali sia stato concesso un contributo a valere su operazioni del PSR 2014-2022 e dell’attuale PSP, negli ultimi 5 anni rispetto alla data di presentazione della domanda. Al fine di ottimizzare l’effettiva utilizzazione delle risorse, la non ammissibilità sussiste anche in presenza di decadenza (revoca) o di mancata rendicontazione entro i termini previsti delle operazioni di investimento. La non ammissibilità sussiste anche nei seguenti casi: subentri aziendali, costituzioni di nuove società, operazioni societarie, tutte le fattispecie in cui permanga il medesimo legale rappresentante;
- spese che rientrano nel doppio finanziamento
PIANIFICAZIONE FINANZIARIA E DOTAZIONE
La spesa pubblica totale per l’Intervento SRD07 per la programmazione 2023-2027 è di 11.251.539,80 € di cui per l’azione 1) reti viarie al servizio delle aree rurali € 9.000.000,00.
ANNO | IMPORTO |
2025 | 4.500.000,00 |
2026 | 4.500.000,00 |
La spesa è cofinanziata dalla UE mediante il FEASR per il 40,70%, dallo Stato italiano per il 41,51% e dalla Provincia Autonoma di Trento per il restante 17,79%.
Il sostegno è erogato nella forma di un contributo in conto capitale. L’entità del sostegno è stabilita nella misura del 70% della spesa ammessa.
L’importo minimo della spesa ammissibile per domanda di aiuto è pari a Euro 50.000,00 IVA esclusa, sia in fase di concessione che in fase di liquidazione finale.
Il limite massimo di spesa ammissibile per domanda di aiuto è pari a Euro 300.000,00 IVA esclusa.
Compatibilità e cumulo con altri sostegni e agevolazioni
In merito alla cumulabilità degli aiuti e al doppio finanziamento si applica quanto previsto alla sezione 4.7.3, paragrafo 2, del PSP. In applicazione del capitolo 4.7.3 le domande di aiuto e pagamento verranno presentate su un sistema informativo atto a monitorare ed evitare il doppio pagamento degli interventi e a rispettare l’intensità massima dell’aiuto applicabile all’intervento come stabilito al titolo III del Regolamento (UE) 2021/2115.
Demarcazione (doppio finanziamento)
Il presente bando fornisce indicazioni riguardo alla compatibilità degli investimenti previsti nelle operazioni di investimento del PSP con altri strumenti finanziari dell’Unione Europea.
Riguardo alla demarcazione rispetto intervento SRD11 - Investimenti non produttivi forestali, Azione 2 - Miglioramento e realizzazione delle infrastrutture al servizio dell’uso multifunzionale del bosco, sull’intervento SRD07 sono escluse le iniziative sulla viabilità silvo-pastorale classificata e disciplinata ai sensi della L.p. n. 11/2007 (articoli 2, 62 e 100) e dal relativo regolamento di attuazione (d.p.p. 3 novembre 2008, n. 51-158/Leg).
Con riferimento all'Intervento SRG06 - LEADER - attuazione strategie di sviluppo locale, si rinvia alla demarcazione che sarà disciplinata nei bandi relativi all'Intervento SRG06.
Aiuti di Stato
Le iniziative attivate dal presente bando, ai sensi dell'Azione 1 dell'Intervento SRD07, non esulano dall'ambito di applicazione dell'articolo 42 TFUE e non sono soggette alla valutazione degli aiuti di Stato.
DOMANDE DI PAGAMENTO
Le domande di pagamento del contributo sono sottoscritte dal beneficiario con certificato di firma digitale e presentata mediante il portale on-line https://srt.infotn.it/ raggiungibile anche dal portale https://a4g.provincia.tn.it/
Si possono distinguere in domanda di pagamento dell’anticipo e domanda di pagamento di saldo.
Il Servizio Agricoltura, per adempiere al rispetto degli obiettivi fisici e finanziari posti dal PSP potrà richiedere al beneficiario i dati relativi all'avanzamento fisico dell'intervento finanziato.
Domanda di pagamento anticipo: modalità e documentazione per la presentazione
La domanda di anticipo può essere presentata dal beneficiario dopo la comunicazione della concessione del contributo.
L’anticipo è concesso nel limite massimo del 50% del contributo concesso.
Alla domanda di anticipo è allegata la seguente documentazione:
- dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà del legale rappresentante attestante l’inizio fisico dei lavori;
- fideiussione bancaria o polizza assicurativa a favore dell’Organismo Pagatore pari al 100% dell'ammontare dell'anticipo liquidato. La predetta garanzia potrà essere svincolata in seguito ad avvenuto collaudo. Ai sensi della sezione 4.7.3, paragrafo 3 del P.S.P., nel caso di beneficiari pubblici l’erogazione è subordinata alla presentazione da parte degli stessi di una dichiarazione di tesoreria a garanzia del 100% del valore dell’anticipo, con la quale le autorità si impegnano a versare l'importo coperto dalla garanzia laddove il diritto all'anticipo non sia riconosciuto.
- verbale di aggiudicazione dei lavori e, per gli Enti pubblici, check list di autovalutazione delle procedure di affidamento con relativa documentazione.
Gli esiti dell’istruttoria di liquidazione sono definiti in una check list sottoscritta dal funzionario incaricato sulla base della quale APPAG, dopo il ricevimento della stessa, può procedere all’erogazione dell’importo spettante.
Domanda di saldo: modalità, termini e documentazione per la presentazione
La domanda di saldo può essere presentata dal beneficiario dopo la comunicazione della concessione del contributo e entro il termine di rendicontazione.
La domanda contiene:
- l’importo del contributo da chiedere in liquidazione al netto delle spese non ammissibili, al netto di eventuali anticipi;
- gli estremi di eventuali autorizzazioni necessarie allo svolgimento delle attività relative all’operazione di investimento;
- l’elenco delle fatture e la relativa imputazione delle spese ammissibili alle iniziative agevolate, al netto delle spese non ammissibili.
La domanda contiene inoltre la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, dove il richiedente attesta di non aver beneficiato per le iniziative in oggetto di altre provvidenze se non nel limite previsto dalle vigenti disposizioni.
Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:
- copia delle fatture elettroniche quietanziate (foglio di stile), o documenti probatori equivalenti, unitamente alla copia dei bonifici e/o estratti conto bancari o comunque della documentazione attestante l'avvenuto pagamento, che documentino le spese ammesse. Le fatture o documenti probatori equivalenti e relativi pagamenti devono riportare il codice unico di progetto (CUP) secondo le modalità stabilite al paragrafo "Documentazione probatoria delle spese: CUP e CIG". Si precisa che la fattura o documento probatorio deve descrivere in modo dettagliato l'intervento al quale si riferisce;
- certificato di regolare esecuzione redatto e sottoscritto dal direttore lavori che dovrà comprendere: ditta aggiudicataria e importo di contratto, l’importo soggetto a ribasso e la percentuale di ribasso d’asta, la data di inizio e fine lavori, dichiarazione circa l’assolvimento degli oneri contributivi ed assistenziali, dichiarazione di conformità di quanto realizzato al progetto approvato ai fini della concessione del contributo, descrizione di eventuali varianti eseguite in corso d’opera, dichiarazione che quanto realizzato è conforme alle vigenti normative in ambito urbanistico come attestato dalle eventuali autorizzazioni ottenute;
- stato finale dei lavori, delle somme a disposizione e degli oneri della sicurezza redatto e sottoscritto dal direttore lavori e dalla ditta esecutrice;
- libretto delle misure e disegni di contabilità redatti e sottoscritti dal direttore lavori e dalla ditta esecutrice;
- quadro di raffronto planimetrico e contabile tra quanto approvato e quanto realizzato;
- relazione illustrativa finale dalla quale si possa evincere il complesso delle opere realizzate con evidenziati i lavori inizialmente previsti e non realizzati o lavori non previsti inizialmente ed invece realizzati. Per gli interventi che prevedono la messa in sicurezza del territorio o l’utilizzo di tecniche costruttive maggiormente rispettose dell'ambiente (ad es. utilizzo delle scogliere o terre armate come opere di sostegno) nella relazione dovranno anche essere evidenziate le informazioni utili per la conferma dei punteggi assegnati in sede di concessione contributo;
- eventuali liste delle economie;
- eventuali atti di sottomissione e verbali di concordamento nuovi prezzi;
- eventuale documentazione comprovante l'adempimento degli obblighi catastali e tavolari previsti dalla normativa vigente, qualora necessari;
- per i beneficiari dell’aiuto che sono soggetti al rispetto della normativa sugli appalti pubblici dovranno essere presentate le check list di controllo delle procedure di affidamento dei lavori e degli incarichi tecnici debitamente compilate e sottoscritte, scaricabili in formato editabile dal sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento;
- per i beneficiari dell’aiuto che risultano non soggetti al rispetto della normativa sugli appalti pubblici quali i Consorzi di Miglioramento Fondiario di I e II grado: copia del verbale di aggiudicazione riportante le ditte invitate e le offerte pervenute;
- strato informativo dello sviluppo lineare dell’infrastruttura stradale, in formato shapefile (.shp) georeferenziato secondo l’elissoide WGS84 con proiezione UTM32N.
Ai fini istruttori, il responsabile del procedimento, qualora il formato digitale dell’elaborato non risulti sufficientemente esaminabile, potrà richiedere copia dello stesso in formato cartaceo e/o in altro formato.
Modalità di valutazione delle domande di pagamento
Per la totalità delle domande di pagamento il funzionario incaricato del Servizio Agricoltura verifica, attraverso controlli amministrativi e verifiche in loco, ai sensi del Reg. (UE) n. 2021/2116 e dei relativi atti di esecuzione e delegati della Commissione europea e della norme nazionali di attuazione, i seguenti requisiti:
- la regolarità e completezza della domanda e della documentazione presentata a corredo della domanda stessa;
- la permanenza dei requisiti soggettivi;
- la pertinenza, funzionalità ed ammissibilità delle spese richieste rispetto alle operazioni di investimento anche in considerazione di varianti approvate;
- la ragionevolezza e congruità della spesa liquidabile in relazione alla spesa ammessa. In sede di istruttoria finale il contributo sarà proporzionalmente rideterminato in presenza di una spesa rendicontata inferiore a quella ammessa;
- il rispetto di quanto realizzato relativamente al Progetto di investimento e agli obiettivi da raggiungere con l’investimento;
- il permanere dei punteggi attribuiti nella graduatoria in base ai criteri di selezione;
- l’importo del contributo liquidabile.
La congruità della spesa liquidabile è determinata come segue:
- valutazione dello stato finale che deve fare riferimento a prezziari delle opere pubbliche pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino Alto Adige, per la Provincia Autonoma di Trento o, per le voci non presenti, in base alle analisi proposte dalla D.L., in raffronto al compunto metrico iniziale;
- valutazione spese generali come previsto al punto 5.3.3;
Gli esiti dell’istruttoria di liquidazione sono definiti in una check list sottoscritta dal funzionario incaricato sulla base della quale APPAG, dopo il ricevimento della stessa, può procedere all’erogazione dell’importo spettante all’erogazione dell’importo spettante.
Vincoli
Condizioni di ammissibilità dei soggetti richiedenti
Al fine della pronta cantierabilità delle operazioni di investimento le aree e/o le infrastrutture interessate dagli investimenti di cui al presente intervento al momento della presentazione della domanda di sostegno devono essere di proprietà dei richiedenti. In alternativa deve essere previsto un procedimento espropriativo o un acquisto di terreni che andrà completato entro i termini di rendicontazione.
Si fa eccezione al vincolo della proprietà solo nel caso in cui le aree e/o infrastrutture oggetto di intervento siano di proprietà pubblica. La loro disponibilità a favore del soggetto richiedente dovrà essere comprovata da idonea documentazione.
L’aiuto non può essere concesso:
- ai soggetti destinatari di recuperi di contributi concessi ai sensi dei PSR 2007-2013 e 2014-2022 della Provincia autonoma di Trento e dell’attuale CSR e poi revocati, senza che sia intervenuta la restituzione degli stessi;
- qualora l’impresa si trovi in situazione di difficoltà, come definita dalla vigente normativa comunitaria (nel caso in cui il soggetto svolga attività d’impresa).
La mancanza di uno dei requisiti di ammissibilità richiesti determina l’inammissibilità al sostegno o la decadenza parziale o totale dell’aiuto.
Fascicolo aziendale
Alla data di presentazione della domanda di aiuto ogni richiedente ha l’obbligo di costituire ed aggiornare il proprio fascicolo aziendale elettronico ai sensi del DPR n. 503/99 ss. mm. e ii..
Le informazioni relative al fascicolo aziendale e al manuale d’uso sono disponibili sul sito dell’Agenzia provinciale per i pagamenti - APPAG, al seguente link: http://www.appag.provincia.tn.it/APPAG/Fascicolo-aziendale. Le particelle fondiarie oggetto di intervento devono essere inserite nel fascicolo aziendale entro la data di rendicontazione finale dell'iniziativa.
Documentazione probatoria delle spese: CUP e CIG
L’importo della spesa deve essere debitamente giustificato da fatture (in formato foglio di stile-PDF) intestate al beneficiario e debitamente quietanzate o da documenti con un valore probatorio equivalente alle fatture.
Le spese devono essere pagate dal beneficiario mediante bonifico bancario o documento probatorio equivalente, da c/c intestato al beneficiario (conto corrente dedicato, anche in modo non esclusivo, all’operazione di investimento).
È obbligatorio riportare il Codice unico di progetto (CUP) su tutte le fatture e in tutti i pagamenti.
Il codice viene attribuito dal Servizio Agricoltura prima del provvedimento di concessione del contributo. Il CUP deve essere sempre presente nei documenti probatori della spesa (fatture e documenti di pagamento) emessi successivamente alla comunicazione del CUP stesso. Le amministrazioni aggiudicatrici che provvedono in autonomia a scaricare detto Codice dovranno invece comunicarlo al Servizio Agricoltura, unitamente al Codice Identificativo di Gara (CIG).
La spesa supportata da documenti (fatture e/o pagamenti) privi di codice CUP non sarà ammissibile a finanziamento.
Per i documenti antecedenti la comunicazione del codice CUP la correlazione tra la spesa sostenuta e l'iniziativa finanziata deve avvenire come segue:
- per le fatture non ancora pagate, il soggetto beneficiario dell'aiuto deve riportare il CUP nella quietanza di pagamento effettuato tramite bonifico bancario o postale ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentirne la piena tracciabilità. Qualora la quietanza di pagamento sia sprovvista di CUP o questo non sia stato apposto in modo corretto, è consentita la regolarizzazione della stessa mediante la presentazione di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del DPR 445/2000, in cui il soggetto beneficiario attesta la correlazione tra la/e fattura/e e l'iniziativa agevolata. La dichiarazione dovrà essere allegata alla copia della fattura (nel caso di fatture elettroniche, materializzazione analogica del documento) e presentata ai fini della liquidazione dell'incentivo, unitamente alla restante documentazione richiesta per la rendicontazione delle spese;
- per le fatture pagate, il soggetto beneficiario deve rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del DPR 445/2000, anche cumulativa, in cui attesta la correlazione tra la/e fattura/e e l'iniziativa agevolata. La dichiarazione dovrà essere allegata alla copia della fattura (nel caso di fatture elettroniche, materializzazione analogica del documento) e presentata ai fini della liquidazione dell'incentivo, unitamente alla restante documentazione richiesta per la rendicontazione delle spese;
Per i documenti successivi alla comunicazione del codice CUP è possibile regolarizzare tempestivamente la situazione secondo una delle seguenti possibilità:
- realizzazione di un'integrazione elettronica al sistema di interscambio dell'Agenzia delle Entrate. Il documento integrativo trasmesso al sistema di interscambio deve contenere sia i dati necessari per l'integrazione (codice CUP) sia gli estremi della fattura e dovrà essere allegato alla fattura stessa;
- emissione di una nota di credito, a cura del fornitore, entro le tempistiche consentite dalla normativa, volta ad annullare il titolo di spesa e la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa, con l'apposizione del codice CUP .
Codice Identificativo di Gara (CIG): nel caso in cui il beneficiario dell’aiuto fosse soggetto al rispetto della normativa sugli appalti pubblici, è fatto obbligo al soggetto beneficiario di comunicare al Servizio Agricoltura il Codice Identificativo di Gara (CIG) dell'iniziativa acquisito in sede di procedure di affidamento, ai sensi delle normative vigenti sui lavori pubblici. In ogni caso il CIG, come per il CUP, dovrà essere riportato su tutti i documenti contabili relativi ai flussi finanziari generati dal finanziamento oggetto del presente bando (es. fatture di spesa, mandati di pagamento e quietanze di avvenuto pagamento).
Per i documenti privi del CIG per errore materiale, è ammessa la riconciliazione riportando il CIG con aggiunta manuale sulla fattura ed allegando distinta dichiarazione del beneficiario.
Modalità di aggiudicazione e affidamento dei lavori e degli incarichi tecnici
Nell’aggiudicazione e affidamento delle opere e degli incarichi tecnici si richiama l’obbligo del rispetto, da parte dei beneficiari, della normativa comunitaria, nazionale e provinciale vigente in materia di lavori pubblici.
Le modalità di aggiudicazione e affidamento dei lavori si distinguono in considerazione del soggetto beneficiario. Si riportano di seguito le tipologie di beneficiari individuabili.
Consorzi di miglioramento fondiario di I e II grado
Le fattispecie nelle quali i Consorzi di Miglioramento Fondiario di I e II grado risulteranno soggetti al rispetto della normativa sugli appalti pubblici saranno previste e dettagliate nel provvedimento di approvazione delle check list di controllo delle procedure di affidamento dei lavori e degli incarichi tecnici, relative al CSR della Provincia autonoma di Trento.
Soggetti privati che gestiscono e amministrano proprietà pubbliche e collettive e consorzi qualora non soggetti a normativa appalti pubblici
Il committente dovrà invitare a presentare offerta almeno cinque imprese. La selezione delle ditte da invitare per la presentazione delle offerte dovrà avvenire secondo modalità idonee a garantire parità di condizioni per la presentazione delle offerte e la segretezza delle stesse. Il Consiglio d'Amministrazione del soggetto beneficiario riporterà i risultati delle operazioni di aggiudicazione nel proprio verbale nel quale, tra l’altro, dovranno essere citate le ditte invitate e gli importi contenuti nelle offerte presentate. Copia di detto verbale dovrà essere inserito nella documentazione da produrre in sede di richiesta di anticipo o liquidazione finale. Il criterio di affidamento sarà di norma quello del prezzo più basso determinato mediante ribasso percentuale sull’importo a base di gara con l’esclusione degli oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Le procedure di aggiudicazione si ritengono valide, esaurite e complete quando si avranno almeno due risposte valide dalle ditte invitate. In caso contrario la stazione appaltante dovrà ripetere l'esperimento della procedura di aggiudicazione. Non sono comunque ritenute valide offerte in aumento.
In sede di domanda di pagamento (anticipo/erogazione finale) dovrà essere allegata copia del verbale di aggiudicazione dei lavori riportante le ditte invitate e le offerte pervenute.
Comuni (le loro forme collaborative), Amministrazioni separate dei beni di uso civico (ASUC), Consorzi di bonifica riconosciuti, Comunità di valle e altri enti pubblici
Nell’aggiudicazione e affidamento delle opere e degli incarichi di progettazione si richiama l’obbligo del rispetto della normativa comunitaria, nazionale e provinciale vigente in materia di lavori pubblici di interesse provinciale.
Ai fini del controllo sulla corretta applicazione della normativa sugli appalti pubblici dovranno essere compilate le check-list list di controllo delle procedure di affidamento dei lavori e degli incarichi tecnici predisposte per ciascuna tipologia di appalto e per gli incarichi progettuali che verranno approvate con deliberazione della Giunta provinciale e saranno scaricabili in formato editabile dal sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento.
Con la deliberazione della Giunta di approvazione delle check-list di cui sopra, relative al CSR 2023-2027 si darà attuazione al Decreto del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo n. 10255 di data 22/10/2018 recante “Criteri generali per l’applicazione delle riduzioni ed esclusioni per mancato rispetto delle regole sugli appalti pubblici in coerenza con quanto previsto dall’art. 16 del D.Lgs. 17 marzo 2023 n. 42 e secondo le linee guida contenute nell’Allegato alla Decisione della Commissione C (2019) 3452 final del 14/05/2019 e saranno altresì definiti anche i criteri per l’applicazione delle sanzioni in considerazione delle irregolarità riscontrate in seguito al controllo.
Al riguardo si evidenzia che, secondo quanto previsto dall’allegato al D.M. 10255/2018, qualora nello svolgimento dell’attività di controllo vengano riscontrate una serie di irregolarità nella medesima procedura d’appalto, tenuto conto che i tassi di correzione non sono cumulabili, si dovrà procedere all’applicazione del tasso di correzione corrispondente all’irregolarità più grave rilevata.
TERMINI E SCADENZE PER LA RENDICONTAZIONE DELLE OPERAZIONI
I termini di rendicontazione sono fissati per tutte le iniziative relative alle diverse operazioni di investimento in 24 mesi a partire dalla data del provvedimento di concessione del contributo. Entro la data di rendicontazione dovrà essere presentata tutta la documentazione necessaria per la liquidazione del contributo.
Nei casi in cui la rendicontazione sia presentata entro il termine fissato ma l’opera o l’intervento sia stato realizzato parzialmente e qualora il Servizio Agricoltura ritenga l’opera o l’intervento funzionale, funzionante e rispondente alle finalità per le quali era stato concesso il finanziamento, il medesimo verrà ridotto proporzionalmente.
E' ammessa una sola domanda di proroga motivata e presentata entro il termine di rendicontazione stabilito dalla concessione. La proroga può essere concessa per un periodo massimo di 18 mesi.
Relativamente alle proroghe e alle sospensioni dei termini, per quanto non dettagliato a riguardo nel presente punto, si rinvia a quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 1980 dd. 14/09/2007 e successive modificazioni e integrazioni.
In ogni caso i termini non possono essere stabiliti o differiti oltre il 31 marzo 2029, limite temporale necessario per consentire il pagamento ai beneficiari finali delle agevolazioni considerato che APPAG OP non può procedere all’erogazione degli aiuti dopo il 31.12.2029.
La proroga dovrà essere valutata e approvata con determinazione del Servizio Agricoltura.
IMPEGNI INERENTI LE OPERAZIONI DI INVESTIMENTO
Il beneficiario di un’operazione di investimento si impegna a:
- realizzare l’operazione conformemente a quanto definito con determina di concessione del servizio Agricoltura, fatte salve eventuali varianti e proroghe;
- fatti salvi i casi di forza maggiore e circostanze eccezionali, assicurare la stabilità dell’operazione di investimento oggetto di sostegno (non alienare, cedere, distogliere dalla loro destinazione i beni relativi all'investimento) per un periodo minimo di 10 anni dalla data di pagamento finale al beneficiario per beni immobili, opere edili, ivi comprese le attrezzature fisse;
- permettere, per tutta la durata del vincolo, l'accesso alle infrastrutture senza limitazioni e a favore di una fruizione plurima.
Nel caso in cui al soggetto richiedente, dopo la presentazione della domanda di aiuto e prima del provvedimento di concessione del contributo subentri un altro soggetto, tra quelli declinati al punto "beneficiari", è ammesso il subentro nella titolarità della domanda. Il Servizio Agricoltura verifica, con riferimento al nuovo soggetto, la sussistenza dei requisiti di ammissibilità, e nel caso accerti la sussistenza di tali condizioni, la concessione in capo al nuovo beneficiario; qualora sia invece accertato il difetto dei requisiti è disposto il diniego del contributo.
Dopo la concessione dell’aiuto, prima della sua completa liquidazione, al beneficiario (cedente) può subentrare un altro soggetto (cessionario), tra quelli declinati al punto "beneficiari". Il Servizio Agricoltura verifica, con riferimento al nuovo soggetto, la sussistenza dei requisiti di ammissibilità, e nel caso accerti la sussistenza di tali condizioni, dispone il subentro e lo comunica al nuovo beneficiario. Qualora sia invece accertato il difetto dei requisiti è disposta la revoca del contributo.
Dopo la completa liquidazione del contributo, al beneficiario può subentrare negli obblighi di cui al presente punto un altro soggetto, tra quelli declinati al punto 4.1 del presente bando, purché questo sottoscriva il subentro negli obblighi di cui al presente punto. Il Servizio Agricoltura verifica, con riferimento al nuovo soggetto, la sussistenza dei requisiti per il subentro e nel caso accerti la sussistenza di tali condizioni, dispone il subentro e lo comunica al nuovo beneficiario. Qualora sia invece accertato il difetto dei requisiti è disposta la revoca del contributo.
Gli obblighi sono verificati con controlli ex post, ai sensi delle normative vigenti in materia.
Saranno inoltre effettuati controlli secondo la normativa vigente in materia, sulle dichiarazioni sostitutive di atto notorio e di certificazione.
ALTRI OBBLIGHI
Al fine di corrispondere agli obblighi di informazione e pubblicità per le operazioni di investimento oggetto di sostegno del FEASR, si applica quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 2022/129 e dalle disposizioni emanate dall’Autorità di Gestione. Le disposizioni in merito agli obblighi di pubblicità e informazione per ogni singolo Intervento sono disponibili al link https://www.provincia.tn.it/FEASR.
SANZIONI E RIDUZIONI
In caso di accertamento di sanzioni e inadempienze rispetto a impegni, obblighi e alle condizioni di ammissibilità previste per gli Interventi, come da Capitolo 7.3.2 del PSP Italia, si applica quanto previsto da Decreto legislativo n. 42 di data 17 marzo 2023, in tema di riduzione ed esclusione dell’aiuto. A seguito dell’emanazione del Decreto n. 93348 di data 26 febbraio 2024, attuativo del decreto legislativo n. 42 del 17 marzo 2023, è in corso approvazione da parte della Giunta provinciale la deliberazione che recepisce le recepisce le riduzioni ed esclusioni degli interventi non SIGC del Complemento di programmazione. Nelle more di attuazione di tali decreti si applica, in merito a tali criteri, quanto segue:
- nel caso di mancato rispetto degli impegni di assicurare la stabilità dell’operazione di investimento oggetto di sostegno - (10 anni) si procede alla revoca del contributo e al relativo recupero in proporzione al periodo di mancato rispetto del vincolo;
- nel caso di mancato rispetto del termine massimo di rendicontazione, per la presentazione della domanda di liquidazione finale del contributo con la relativa documentazione, si applicano le sanzioni stabilite per il mancato rispetto del termine finale dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 1980 dd. 14/09/2007, che prevedono:
- nel caso in cui la documentazione per la rendicontazione per l’erogazione del saldo del contributo sia presentata oltre il termine fissato, ma comunque prima che venga adottato il provvedimento di decadenza totale, il finanziamento verrà ridotto nella misura del 5%;
- in caso contrario sarà disposta la decadenza totale dell’aiuto, con recupero dell’eventuale anticipo erogato;
- le sanzioni del presente punto si applicano anche in caso di richiesta in sanatoria di variante ai sensi del punto 10 dopo la realizzazione dei relativi lavori;
- nel caso di omissioni del CUP su fatture e documenti probatori della spesa e relativi documenti di pagamento, è prevista l’inammissibilità della fattura stessa fatto salvo quanto previsto al punto "Documentazione probatoria delle spese: CUP e CIG";
- se nel corso dell'istruttoria di liquidazione finale risultasse la perdita dei requisiti di selezione che hanno concorso alla formazione del punteggio in graduatoria, nella check list di liquidazione finale (collaudo) si specifica se la riduzione del punteggio è rilevante o meno ai fini della concedibilità del contributo; in caso di rilevanza, è disposta la revoca del contributo con recupero dell’eventuale anticipo.
- nel caso di recupero di somme, le stesse sono maggiorate degli interessi legali decorrenti dal sessantunesimo giorno dalla data di protocollo della comunicazione del provvedimento di recupero, ai sensi del Regolamento (UE) n. 937/2012.
CUMULABILITA' DEGLI AIUTI
Le spese finanziate a valere sul presente provvedimento non possono beneficiare di alcun altro finanziamento attraverso strumenti finanziari dell’Unione Europea.
Per le stesse spese è consentito beneficiare di un sostegno attraverso regimi di aiuti di Stato nazionali (statali o regionali) solo se l'importo totale cumulato concesso con le diverse forme di sostegno non supera l'intensità massima di aiuto o l'importo dell'aiuto applicabile al tipo d'intervento in questione, secondo quanto disposto nel titolo III del regolamento (UE) 2021/2115.