Si tratta di una misura di incentivazione volta a rivitalizzare i centri abitati che sono a rischio di abbandono, come individuati dalla Giunta provinciale.
Sostiene le persone fisiche che recuperano gli immobili di cui godono, o godranno entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda, di un diritto reale (proprietà o altro diritto reale intavolato), e li destina ad abitazione principale del richiedente o alla locazione a canone moderato per almeno dieci anni dalla fine dei lavori oggetto di contributo.
Le iniziative ammissibili riguardano interventi di recupero edilizio delle unità immobiliari abitative destinate ad abitazione principale (del richiedente o dell’affittuario a canone moderato); si possono aggiungere contestualmente altri interventi di recupero edilizio sulle parti esterne del medesimo edificio destinatario degli interventi sull’unità abitativa. Sostiene inoltre l’acquisto dell’unità abitativa oggetto di recupero o riqualificazione, successivo al 29 aprile 2025 e avvenuto entro sei mesi dalla presentazione della domanda di contributo.
La misura prevista per gli interventi di recupero edilizio dell’immobile è pari a:
- 40% della spesa ammessa massima di 200.000 euro e minima di 10.000 euro se l’unità edilizia fa parte degli insediamenti storici o di insediamenti storici a carattere sparso
- 35% della spesa ammessa massima di 200.000 euro e minima di 10.000 euro in tutti gli altri casi
Nel caso di acquisto dell’unità abitativa oggetto di recupero o riqualificazione, il contributo è maggiorato di una quota pari al 20% dell’importo contrattuale, al netto degli oneri fiscali e nella somma massima di 20.000 euro.
L’iniziativa non è cumulabile con altri contributi per le medesime spese, nel rispetto di quanto previsto in materia di cumulabilità dei finanziamenti a livello comunitario.
Chi presenta domanda dovrà individuare le spese relative all’intervento suddividendole tra interni ed esterni nel rispetto delle tipologie di lavori meglio descritte nei criteri. A titolo esemplificativo non esaustivo, le Spese ammissibili sugli interni (max 125.000 euro) sono: solai, muri, serramenti interni, impianti idraulici, termici (esclusi pannelli fotovoltaici), elettrici, scale interne non comuni; quelle sugli esterni (intervento sull’intero edificio o sui prospetti visibili) sono: tetto, murature, elementi di pregio, scale, balconi, pavimentazioni, recinzioni.
Sono ammesse a contributo anche le spese tecniche, nel limite del 10 per cento della spesa ammessa per ciascuna categoria (interni ed esterni).
Sono ammesse le spese fatturate a partire dalla data di approvazione dei criteri.
Per ciascuna unità edilizia è possibile effettuare un’unica domanda comprensiva di tutte le unità abitative oggetto di contributo.
Nel caso di più unità abitative, per ciascuna unità edilizia sono ammissibili fino a un massimo di TRE unità abitative, che possono essere presentate anche da un unico richiedente.
Le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo. Sarà data priorità agli immobili in insediamenti storici, a quelli destinati a prima abitazione, ai richiedenti con meno di 45 anni alla data di presentazione della domanda.
Per maggiori informazioni sui criteri si prenda visione della delibera della Giunta Provinciale n. 592 del 29 aprile 2025, disponibile nei documenti correlati.
Comunicazione avvio procedimento
Ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 25 della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23 si comunica l'avvio del procedimento per la concessione e liquidazione del Contributo per la rivitalizzazione delle aree geografiche a rischio di abbandono, art. 24 quinquies l.p. 3/2006 e s.m., sostegno finanziario ai privati per interventi sugli immobili.
La struttura competente per l'adozione del provvedimento di concessione e per la liquidazione è il Dipartimento urbanistica, energia, catasto, tavolare e coesione territoriale, ed il responsabile del procedimento è il dott. Giovanni Gardelli, Dirigente generale del dipartimento presso il quale si possono avere informazioni. La concessione del contributo è stabilita con provvedimento del dirigente generale. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 1324 di data 5 settembre 2025 i termini del procedimento per la prima finestra (domande presentate dal 19 maggio al 30 giugno 2025) sono stati modificati da 60 a 90 giorni e sono stati sospesi dalla chiusura dei termini fino al 8 agosto 2025, pertanto gli stessi decorrono dal 9 agosto 2025.
Elenco comuni interessati dalla misura:
Altavalle
Bleggio Superiore
Bondone
Borgo Chiese
Bresimo
Canal San Bovo
Castel Condino
Castello Tesino
Cinte Tesino
Cis
Dambel
Frassilongo/Garait
Grigno
Livo
Luserna/Lusérn
Mezzano
Novella
Ospedaletto
Peio
Pieve di Bono-Prezzo
Pieve Tesino
Rabbi
Rumo
Sagron Mis
Segonzano
Sover
Terragnolo
Tre Ville (ad eccezione degli immobili situati in località Palù di Madonna di Campiglio, contraddistinti dal Comune Catastale RAGOLI II)
Valdaone
Valfloriana
Vallarsa
Vermiglio
Le unità edilizie NON devono essere costituite in condominio, possono avere fino ad un massimo di 8 unità immobiliari, e non devono essere accatastate in categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (Ville) e A9 (Castelli e palazzi).
Entro un anno dalla dichiarazione di fine lavori laddove prevista, o dall'attestazione di ultimazione lavori, i beneficiari del contributo devono avere la residenza anagrafica presso l’unità immobiliare oggetto di contributo, ovvero deve essere stato sottoscritto formale contratto di locazione a canone moderato ai fini di prima abitazione con soggetto idoneo.
La destinazione ad abitazione principale deve essere mantenuta per almeno dieci anni.
Il vincolo di destinazione, è annotato al libro fondiario ai sensi dell'articolo 24 quinquies della L.P. 16 giugno 2006, n. 3, nel rispetto di quanto disposto all’articolo 2645 quater del codice civile.
Non è ammesso a contributo l’acquisto della proprietà o di altro titolo reale di godimento degli immobili da parenti e affini entro il primo grado e/o da imprese individuali o società ad essi riconducibili.
È vietato cumulare il contributo con altri finanziamenti pubblici, comprese le detrazioni fiscali, riferiti allo stesso intervento negli ultimi dieci anni.
Non sono cumulabili con gli interventi che vanno a formare la spesa coperta da mutuo i cui interessi sono finanziati col bando di cui alla delibera n. 436 di data 28/03/2025 (Contributo recupero e riqualificazione energetica - Bando 2025)
A ciascuna concessione sarà assegnato un CUP (Codice Unico di Progetto) che deve essere indicato su ogni fattura relativa alle spese che saranno rendicontate.