Cosa sta facendo l’UE per ridurre l’inquinamento atmosferico?

La qualità dell'aria ha un impatto diretto sulla salute umana. Per questo, il Parlamento è al lavoro per l'adozione di regole più severe per controllare l'inquinamento.

Data di pubblicazione:

05/09/2023

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Descrizione

Un'aria di cattiva qualità può essere causa di patologie respiratorie e cardiovascolari, diabete e tumori. Tuttavia, i suoi danni non si limitano solo alla salute umana, ma influiscono anche sulla biodiversità, contaminando coltivazioni, foreste e generano significative perdite economiche.
Al fine di raggiungere l'obiettivo di inquinamento zero fissato dal Green Deal europeo, il Parlamento ha proposto standard di qualità dell'aria più severi entro il 2030. Questi obiettivi più rigorosi includono la riduzione degli inquinanti particolati, che sono piccole particelle solide o gocce liquide sospese nell'aria e che possono essere pericolose per la salute umana e l'ambiente.

Il costo dell’inquinamento atmosferico
Da diversi decenni, l’aria è inquinata da biossido di azoto, ozono e particolato, con concentrazioni più elevate nelle aree urbane popolate.

Particolato
Con il termine particolato ci si riferisce a minuscole particelle o goccioline. Essendo di dimensioni più piccole di un capello, queste possono passare nel flusso sanguigno attraverso la respirazione. Possono includere sostanze chimiche organiche, polvere, fuliggine e metalli.
L’esposizione cronica può causare malattie respiratorie e cardiovascolari che possono essere letali per le persone vulnerabili e in altri casi possono portare al cancro. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, nel 2020 l’esposizione a particelle con diametro inferiore a 2,5 micron ha causato la morte prematura di almeno 238.000 persone nell’Ue.

Biossido di azoto
Il biossido di azoto è un composto chimico che viene generato nei motori e in particolare nei motori diesel. L'esposizione ad esso riduce la resistenza alle infezioni ed è associata ad un aumento delle malattie respiratorie croniche e all'invecchiamento precoce dei polmoni. Nel 2020, l’inquinamento da biossido di azoto ha causato 49.000 morti premature all'interno dell’UE.

Ozono
Se respirato, l'ozono irrita gli occhi, le vie respiratorie e le mucose. Questo è particolarmente pericoloso per le persone che soffrono di asma e può risultare fatale in caso di patologie respiratorie e cardiovascolari croniche. Nel 2020, le persone che hanno perso la vita prematuramente nell’UE a causa dell’esposizione a questa sostanza sono state 24.000.
Sebbene l’inquinamento atmosferico resti un problema importante, negli ultimi tre decenni la qualità dell’aria in Europa è migliorata grazie alle politiche di riduzione dell'inquinamento. Dal 2005 al 2020, nell'Unione europea, il numero di morti premature causate dall’esposizione a particolato con diametro inferiore a 2,5 micron è diminuito del 45%.

Perdita di biodiversità
Secondo uno studio dell'Agenzia europea per l'ambiente, nel 2020, il 59% delle aree forestali e il 6% delle aree agricole europee sono state esposte a livelli nocivi di ozono. Nel 2019 il danno economico sulla raccolta del grano è ammontato a circa 1,4 miliardi di euro in 35 paesi europei. Le perdite più significative sono state registrate in Francia, Germania, Polonia e Turchia.

Origini dell'inquinamento
Oltre metà delle emissioni di particelle derivano dalla combustione di combustibili solidi utilizzati per il riscaldamento. I settori residenziale, commerciale e istituzionale sono la principale fonte di inquinamento da particolato in Europa.
Anche l'industria è un grande inquinatore, responsabile del 94% delle emissioni di ammoniaca, mentre il traffico stradale contribuisce al 37% delle emissioni di ossidi di azoto e l'agricoltura al 19%.
Tutte queste emissioni hanno mostrato una tendenza al ribasso dal 2005, nonostante l'incremento significativo del PIL dell'UE.

Cos'è il Piano d'Azione per l'Inquinamento Zero?
Il Piano d'Azione dell'UE: "Verso l'inquinamento zero per l'aria, l'acqua e il suolo" forma parte dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Nell'ambito del Green Deal europeo, l'UE ha stabilito l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico, idrico e del suolo entro il 2050 a livelli non dannosi per la salute umana e gli ecosistemi naturali e entro i limiti sostenibili per il pianeta. Il piano stabilisce una serie di obiettivi per il 2030:

• ridurre del 55% le morti premature causate dall'inquinamento atmosferico;
• diminuire del 25% gli ecosistemi dell'UE in cui l'inquinamento atmosferico minaccia la biodiversità;
• ridurre del 50% i rifiuti di plastica in mare e del 30% le microplastiche rilasciate nell'ambiente.

Limiti più stretti per gli inquinanti atmosferici entro il 2030
Il 28 giugno 2023, la commissione per l'ambiente (ENVI) del Parlamento ha approvato la propria posizione sul miglioramento della qualità dell'aria nell'UE. La proposta comprende obiettivi rigorosi per diversi inquinanti tra cui: particolato, biossido di azoto, biossido di zolfo e ozono, per garantire che l'aria nell'UE sia sicura da respirare e non danneggi i ecosistemi naturali o la biodiversità.

Prossime tappe
Si prevede che i membri del Parlamento voteranno sulla proposta nel settembre 2023. Una volta che il Consiglio avrà adottato la sua posizione, il Parlamento inizierà i negoziati con loro sul testo finale della legge. Gli europarlamentari suggeriscono che, oltre ai piani per la qualità dell'aria, necessari in caso di superamento dei limiti da parte dei paesi UE. Secondo l'eurocamera tutti i paesi dell'UE dovrebbero sviluppare piani per la qualità dell'aria che definiscano misure a breve e lungo termine per adattarsi ai nuovi limiti.

Fonte: Ufficio Stampa del Parlamento europeo

Foto: Commissione europea

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