PNRR-Missione 7 REPowerEU Piano Transizione 5.0 - Aggiornamento

Con Decreto Legge 175 del 21 novembre 2025 sono state aggiornate le regole sul credito d'imposta e modificato il calendario.
È operativo dalle ore 12:00 del 7 agosto 2024, in Area Clienti GSE, il portale per presentare le richieste di accesso alla misura. Le modalità attuative del Piano Transizione 5.0, previsto dall’art.38 del D.L. 19/2024 sono state emanate lo scorso 24 luglio con Decreto Direttoriale del Ministero delle Imprese e del made in Italy di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, sentito il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Importanti modifiche sono state introdotte, con Legge di Bilancio 2025, riguardanti la possibilità di cumulo con altre agevolazioni, la modifica degli scaglioni e la previsione di semplificazioni procedurali.
La dotazione finanziaria complessiva è di 6,3 miliardi di euro.

Data di pubblicazione:

20/01/2025

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Descrizione

Con il decreto-legge n. 175 del 21/11/2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, viene definita la fase finale di operatività del Piano Transizione 5.0, introducendo misure urgenti per garantire la corretta gestione delle domande e la tutela degli investimenti in corso.

 Il Piano Transizione 5.0 (D.l. 19/2024, convertito con modificazioni dalla L. 56/2024), mira a fornire alle imprese ulteriori strumenti per affrontare la duplice sfida della transizione digitale e green, nell’ambito della nuova Missione 7 “REPowerEU” prevista dal PNRR rimodulato a seguito della decisione del Consiglio ECOFIN dell’8 dicembre 2023.

La misura riconosce un credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta alle imprese che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici non inferiore a 3% per unità produttiva o 5% per processo.

Con la Legge di Bilancio 2025 sono state introdotte rilevanti modifiche sulle soglie, il credito d'imposta è riconosciuto, nella misura del 35 per cento del costo, per investimenti fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 5 per cento del costo, per investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria. La misura del credito d’imposta è aumentata in base al miglioramento certificato dell'efficienza energetica. I progetti devono essere certificati da un valutatore indipendente, con certificazioni ex ante e ex post.

Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all'esercizio d'impresa di cui allegati A e B del Piano Transizione 4.0 e che sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Sono agevolabili inoltre gli investimenti in beni strumentali nuovi finalizzati all’autoproduzione di energia rinnovabile ed, entro determinati limiti, le spese per la formazione.

La Legge di Bilancio 2025 estende le possibilità di cumulo dell'agevolazione, consentendo la cumulabilità con il credito d'imposta ZES e rimuovendo il vincolo di cumulabilità con le sole misure basate su risorse nazionali. È stata pertanto introdotta la possibilità di cumulo con tutte le agevolazioni, incluse quelle finanziate con fondi europei, a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.

Inoltre ha introdotto le seguenti semplificazioni procedurali:

- per la sostituzione di macchinari che hanno terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento, è stata prevista l'esenzione dal calcolo del risparmio energetico conseguito, con applicazione dei parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi energetici, ferma restando la possibilità di dimostrare una contribuzione al risparmio energetico superiore;

- per i beni 4.0 acquisiti tramite contratto EPC (Energy Performance Contract) con una ESCo, è stato stabilito il riconoscimento automatico dell'efficientamento energetico previsto con applicazione dei parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi energetici.

Le suddette modifiche trovano applicazione anche per le procedure già avviate alla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2025.

Per maggiori informazioni si rinvia al sito del Gestore Servizi Energetici S.p.a. (GSE) che cura per il Ministero l’attuazione della misura.

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