Il sistema tavolare

L'approfondimento è destinato ad illustrare i principi generali che caratterizzano il sistema tavolare vigente nella Provincia di Trento

Data di pubblicazione:

11/01/2023

© Provincia autonoma di Trento -

Descrizione

Il peculiare ed antico sistema tavolare di pubblicità immobiliare in vigore nella nostra Provincia, derivato dalla legislazione autro-ungarica, negli anni più recenti ha conosciuto una vera e propria “rivoluzione” a seguito dell’introduzione delle procedure informatizzate. I principi cardine di tale sistema di pubblicità immobiliare, che lo rendono unico per garanzia e certezza, sono tuttavia rimasti invariati, ciò a piena salvaguardia dei diritti dei cittadini.

Cenni storici
In Italia coesistono attualmente due sistemi di pubblicità immobiliare: da una parte la trascrizione nelle vecchie Province, improntata alla Legge Francese del 23 marzo 1855; dall’altra il sistema tavolare o Libro fondiario, in vigore nelle nuove Province di Trento, Bolzano, Trieste, Gorizia ed in alcuni comuni delle province di Udine, Brescia, Belluno e Vicenza.
Il sistema tavolare della pubblicità immobiliare è unico, ma importante, istituto derivato dalla legislazione austro-ungarica rimasto in vigore nelle Province sopra accennate.
E’ certo che già fin dalla prima metà del secolo XIV l’istituto mostrava quei principi giuridici che valgono ancor oggi a fondamento del moderno diritto tavolare. Sappiamo infatti che in quel tempo la Boemia possedeva una raccolta di consuetudini riguardanti i registri pubblici nei quali dovevano venire iscritti tutti gli atti di costituzione e di variazione dei diritti reali, e che non si accordava l’iscrizione se non in base alla prova della validità del titolo nonché della legittimità del diritto del dante causa (es. venditore, donante, ecc.). Di pari passo veniva introdotto il principio fondamentale secondo cui l’iscrizione non è una semplice prova bensì un requisito "sostanziale" per l’acquisto ed il trasferimento della proprietà e dei diritti reali su immobili.
A poco a poco, il principio si estese alle Regioni vicine, fino ad essere accolto dal codice civile universale austriaco nel 1811, che lo rendeva obbligatorio per tutte le province dell’Impero, disciplinando poi l’istituto con la Legge generale 25 luglio 1871 B.L.I n. 95, legge richiamata con modifiche nel nostro ordinamento giuridico dal R.D. 28 marzo 1929, n. 499.
La Legge Tavolare è quindi un complesso di norme avente carattere di diritto speciale, vigente nei territori già soggetti all’Impero austro-ungarico ed annessi all’Italia dopo la I Guerra Mondiale, che prevale sulla Legge Civile comune, qualora con questa incompatibile. 

Le origini asburgiche del Libro fondiario

E' dall' istituto delle "Landtafeln" operante fin dal XIII secolo in una parte dei territori della monarchia asburgica, e precisamente nella Boemia, nella Moravia e nella Slesia settentrionale che unanimemente viene fatta risalire l'origine più remota del sistema di pubblicità immobiliare austriaco del Libro fondiario.

Si trattava di una disciplina unitaria dettata con riguardo all' aspetto dell' acquisto della proprietà fondiaria ,specificamente ispirata al principio peculiare secondo cui i diritti reali immobiliari non si acquistano se non a seguito dell' avvenuto espletamento della relativa formalità pubblicitaria, risolventesi nella fattispecie nell' effettuazione dell' iscrizione in particolari libri pubblici denominati appunto "tabulae" o "Tafeln".

L' iscrizione nel registro non era dunque destinata a spiegare il proprio effetto meramente a livello probatorio, ma piuttosto a livello sostanziale producendo una efficacia di tipo decisamente costitutivo così da arrivare a riconoscere che quanto emerge dal pubblico registro è verità incontestabile e l' ignoranza intorno al suo contenuto risulta del tutto irrilevante.

L'evoluzione successiva del sistema si deve ad una serie di provvedimenti normativi, ordinanze territoriali, di cui sono da citare quelle di Ferdinando II del 1627 per la Boemia e del 1628 per la Moravia costituenti altrettante occasioni di perfezionamento e affinamento dei principi informatori del sistema e quindi la fondamentale Patente Sovrana del 22 aprile 1794 che, con l'introduzione dell' "Hauptbuch" (Registro principale) organizzato come sistema di fogli e rubriche facenti riferimento diretto all'immobile, avrebbe segnato il momento dell' abbandono dell' impostazione del sistema su base personale ed il passaggio a quella a base reale.

La tappa fondamentale successiva è poi costituita dalla scelta strategica assunta dal legislatore del Codice Universale austriaco del 1811 di estendere il sistema tavolare all' intero territorio della monarchia.

Ciò avrebbe determinato la progressiva soppressione degli altri e diversi sistemi di pubblicità immobiliare anteriormente vigenti, come, per quanto attiene alla realtà del Trentino, il sistema dell'archiviazione.

Seguì poi la legislazione del 1871, da una parte la legge 25 luglio 1871 Bli n.95 che dettò la normativa unificata in materia di organizzazione e tenuta dei libri fondiari e quindi la legge 25 luglio 1871 n.96, legge cornice in materia di impianto del Libro fondiario a cui l'emananda legislazione provinciale avrebbe dovuto uniformarsi.

E fu proprio in questo contesto che per i territori dell' allora Contea Principesca del Tirolo Vorarlberg, di cui era all' epoca parte integrante l' intero attuale territorio del Trentino, fu emanata la legge 17 marzo 1897 Blp n. 9 ed il relativo regolamento. Occorre peraltro in proposito constatare che del Tirolo facessero inoltre parte, oltre al territorio della provincia di Bolzano, anche le enclavi del territorio del comune di Pedemonte in provincia di Vicenza e della Valvestino nel bresciano territori in cui vige tutt'oggi il sistema tavolare gestito eccezionalmente dalla Provincia Autonoma di Trento.

Alla decisione di mantenere in vigore il sistema di pubblicità immobiliare di tipo tavolare di matrice austriaca da parte del legislatore con R.D. 4 novembre 1928 n.2325 fece seguito l' emanazione del R.D. 27 marzo 1929 n. 499 con cui si provvide ad introdurre nell' Ordinamento giuridico italiano i principi fondamentali del sistema all' epoca contenuti nei paragrafi del Codice Universale austriaco e a coordinare le norme del corpo normativo tavolare con quelle dell' Ordinamento giuridico italiano stesso.

Strutturazione dei dati
Il corpo tavolare, formato da una o più particelle, costituisce la base reale della partita tavolare, complesso di un certo numero di fogli destinati a recepire le iscrizioni riferite alle particelle che concorrono a costituirlo.       
La partita tavolare si articola in tre fogli contraddistinti da una lettera dell’alfabeto: A, B e C.
Il foglio A è detto "foglio di consistenza" ed è a sua volta distinto in due sezioni:

  • foglio A1 riportante l’intestazione della partita tavolare con indicazione del numero, della sezione, del comune catastale, del distretto (già mandamento giudiziario), del numero della o delle particelle costituenti il corpo tavolare, del numero del foglio di mappa contenente le singole particelle, della località, della designazione della coltura del fondo e della qualità dell’edificio;
  • foglio A2 che riporta la cronistoria delle iscrizioni e modificazioni eseguite nel foglio A1 e l’evidenza dei diritti reali attivi a vantaggio delle particelle iscritte nel foglio A1.
  • foglio B, detto "foglio della proprietà", dove sono riportati i diritti di proprietà sul corpo tavolare, nonché la menzione delle limitazioni al libero esercizio di tale diritto a cui il proprietario fosse eventualmente sottoposto (interdizione, inabilitazione, fallimento, ecc.).
  • L’ultima parte è rappresentata dal foglio C detto "foglio degli aggravi". Nello stesso sono riportate le iscrizioni dei diritti reali che gravano il corpo tavolare (servitù passive, diritti di usufrutto, uso, abitazione, ecc.), nonché le ipoteche.

Tutte le partite tavolari in un comune catastale concorrono a costituire il libro fondiario di quel comune.
E’ pure tenuto per ogni comune catastale il registro reale che riporta, in due distinti elenchi, le particelle edificiali e le particelle fondiarie con indicazione per ognuna della superficie e del numero della partita tavolare in cui è contenuta.

Accesso ai dati
Il sistema tavolare è un sistema a base tipicamente reale, esso ha riguardo non alle "persone" dei proprietari o dei creditori, bensì sempre ed unicamente all’ "immobile" che forma oggetto dei diritti. E’ quindi semplice e sicura la consultazione facilitata dagli indici: delle particelle (registri reali), dei proprietari, dei creditori. Pertanto, per conoscere le vicende giuridiche di un immobile (chi ne è o ne è stato il proprietario, di quali ipoteche o servitù sia gravato, ecc.), sarà sufficiente conoscere il numero della relativa particella e quindi risalire attraverso il succitato Registro Reale alla partita tavolare che la contiene, venendo così immediatamente a conoscenza di tutte le iscrizioni che la riguardano. L’operazione risulta tanto semplice quanto sicura ed esonera l’utente da quelle complesse e poco affidabili ricerche condotte partendo dal nome del proprietario come avviene presso le Conservatorie dei registri immobiliari del sistema della trascrizione.

Luoghi di riferimento

Ulteriori informazioni

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Presso gli Uffici del Libro Fondiario è possibile ottenere il rilascio di copia della documentazione tavolare. Il Conservatore di turno è inoltre a disposizione per attività di consulenza e assistenza all'utente.

Ultimo aggiornamento: 09/06/2025 22:23

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