Il gipeto torna a nidificare in Trentino

Gli esperti hanno censito una nidiata in Val di Rabbi, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Uno dei piccoli ha spiccato il suo primo volo il 16 luglio.
Estinto nelle Alpi negli anni 1930, il gipeto è stato oggetto negli anni 1990 – 2000 di un progetto di reintroduzione nell´arco alpino, al quale ha aderito anche il Parco Nazionale dello Stelvio con il rilascio di giovani gipeti provenienti da giardini zoologici. Vent’anni fa, in un nido della Valle del Braulio, nasceva Stelvio, il primo gipeto selvatico nato in Italia, il secondo in assoluto sulle Alpi europee.

Data di pubblicazione:

18/07/2024

© Provincia autonoma di Trento -

Descrizione

La notizia era nell'aria da qualche giorno, ma solo il 16 luglio gli esperti del Parco nazionale dello Stelvio la hanno confermata: "Dopo 26 anni dalla prima nidificazione e riproduzione del gipeto sulle Alpi italiane (sempre nel Parco Nazionale dello Stelvio, ma non in Trentino) oggi, finalmente, è stata registrata la prima nidificazione del gipeto anche nel settore trentino del Parco".

Il gipeto, noto anche come avvoltoio degli agnelli, con i suoi 2,80 metri di apertura alare è l'uccello rapace di maggiori dimensioni tra quelli nidificanti in Europa. Il territorio del Parco nazionale dello Stelvio rappresenta un'area fondamentale per il successo del progetto internazionale di reintroduzione e per la ricolonizzazione delle Alpi da parte di questo magnifico animale.

"Nel corso degli anni - spiegano gli esperti - si sono formate nuove coppie e, attualmente, se ne contano 4 in Lombardia (una condivisa con i cugini svizzeri), 3 in Sudtirolo e ora, finalmente, la nuova coppia trentina. Dal 1998 ad oggi, nel Parco dello Stelvio hanno preso il volo 88 nuovi gipeti, che hanno contribuito in maniera significativa all'aumento della popolazione e alla colonizzazione di nuove aree".

Il primo gipeto trentino si è involato il 16 luglio in Val di Rabbi ed è stato battezzato Marco. "Il forte legame tra presenza e successo del gipeto e il Parco dello Stelvio, dove sono presenti alte densità di ungulati selvatici, testimonia la grande importanza delle aree protette per la conservazione della biodiversità, di cui il gipeto è un ambasciatore silenzioso che non conosce i confini e unisce territori e genti delle Alpi".

Gli esperti lanciano un appello, raccomandando ad appassionati e fotografi di non disturbare, evitando di avvicinarsi ai dintorni del nido, "che rappresentano un'area particolarmente delicata".

Per approfondire:

Conservazione e monitoraggio dei rapaci nel Parco Nazionale dello Stelvio

Progetto di telemetria satellitare su un giovane gipeto:

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Ultimo aggiornamento: 10/06/2025 08:43

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