Contrasto al mobbing

Cos'è e come fare per difendersi

Data di pubblicazione:

05/07/2023

Descrizione

Con il termine mobbing ci si riferisce ad una serie sistematica e prolungata di comportamenti vessatori e persecutori, sproporzionati e incongrui rispetto al normale rapporto di lavoro, esercitati dal datore di lavoro o da altro personale (mobber) nei confronti di un lavoratore (mobbizzato) con lo scopo di emarginarlo, svalutarlo, opprimerlo o spingerlo a lasciare l’ambiente di lavoro, provocando un effetto lesivo della sua salute psicofisica.

Il mobbing concretamente consiste in ogni forma di violenza morale o psichica esercitata nell’ambiente di lavoro, caratterizzata da una serie di atti, atteggiamenti o comportamenti volontari e ripetuti nel tempo in modo sistematico e abituale, aventi connotazioni aggressive, denigratorie e discriminatorie, tali da compromettere la salute, la professionalità e/o la dignità della persona che ne è vittima, fino ad escluderlo dal contesto di lavoro.

Elementi rivelatori del mobbing sono, in particolare, l’ostilità dei comportamenti, la frequenza delle azioni vessatorie (almeno una o due volte alla settimana) e la loro persistenza (più mesi). Il mobbing può essere diretto su diversi aspetti della vita di chi lo subisce: la sua reputazione, le sue relazioni sociali, la qualità del suo lavoro, la sua salute fisica o psicologica. Il mobbing può essere attuato sia nei confronti di un collega di pari grado sia nei confronti di un collaboratore o di un superiore.

  

Cosa fare per difendersi dal mobbing

Pensi di essere vittima di mobbing? Hai bisogno di aiuto? Puoi parlarne col tuo datore di lavoro (se subisci mobbing da un collega o un superiore di grado), o col tuo rappresentante sindacale, o con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, o con il medico competente aziendale.

In alcuni enti pubblici inoltre esiste una figura specificamente dedicata, la Consigliera di fiducia, che è una figura di garanzia a cui vengono affidati i delicati compiti di saper ascoltare i dipendenti che si sentano vessati o molestati e di intervenire per cercare di ristabilire un clima positivo, evitando così l’aggravarsi della situazione. Inoltre ti puoi rivolgere ai seguenti servizi pubblici.

La Provincia autonoma di Trento, allo scopo di prevenire e contrastare i fenomeni di mobbing, favorendo il benessere organizzativo e tutelando l'integrità psico-fisica e relazionale della persona sul luogo di lavoro, ha istituito il Coordinamento provinciale antimobbing, che coordina il confronto tra i soggetti coinvolti nelle azioni di prevenzione e contrasto del mobbing.

  

Supporto e consulenza della Consigliera di parità

Puoi innanzitutto rivolgerti alla Consigliera di Parità: è la figura istituzionale, esperta in ambito legale, col compito di intervenire in modo specifico sul tema delle pari opportunità tra uomo e donna legate al mondo del lavoro, tanto nel settore pubblico che nel settore privato. Nella Provincia autonoma di Trento, la Consigliera è anche una figura di garanzia e fiducia a cui vengono affidati i delicati compiti di ascoltare i dipendenti che si sentano vessati o molestati e di intervenire per cercare di ristabilire un clima positivo, evitando così l’aggravarsi della situazione. Svolge quindi un’attività di supporto e consulenza in relazione ad ogni forma di discriminazione legata al mobbing, sia a beneficio dei lavoratori che dei datori di lavoro. La Consigliera di parità favorisce, anche attraverso procedure di conciliazione, la soluzione di controversie dovute a mobbing nei singoli e specifici casi portati all’attenzione del suo ufficio.

E’ possibile prendere contatto con l’ufficio tramite telefono o email e in caso di primo contatto all’interessato è proposto un appuntamento personale con la Consigliera, che è tenuta al segreto professionale; ogni azione successiva alla segnalazione viene concordata nel dettaglio con l’interessato. Ove necessario la Consigliera può esercitare la facoltà di agire in giudizio, secondo quanto previsto dalla normativa statale vigente in materia.

Contatti

Sede: via Manci, 27, 38122 Trento (Sede del Consiglio Provinciale, quarto piano) – 

Tel.: 0461/213248  

Ricevimento su appuntamento:
- email: cons.parita@consiglio.provincia.tn.it
- sito: www.consiglio.provincia.tn.it/presso-il-consiglio/consigliera-parita

   
    
Consulenza medica

Sportello informativo UOPSAL 

Per avere maggiori informazioni o in caso di richiesta di assistenza, puoi rivolgerti al Medico Competente della tua azienda o alla APSS presso l’Unità Operativa Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro (UOPSAL).

Previo appuntamento telefonico potrai accedere gratuitamente a colloquio con personale sanitario qualificato che ti fornirà supporto per valutare la necessità di eventuale approfondimento (es. visita specialistica in medicina del lavoro presso Uopsal o presso altri centri specialistici).

Le prestazioni offerte dall’UOPSAL a cui può accedere il lavoratore che lamenti condizioni di disagio o malattia derivanti da azioni avversative sul lavoro (mobbing e altro) sono:

Informazione e assistenza

Può essere richiesta presso lo sportello informativo:

Tel: numero verde 800601077 oppure 0464 403771 (Rovereto) o 0461 904662 (Trento) in fascia oraria 9.00 – 12.00 dal lunedì al venerdì

Il personale che risponde può fornire informazioni e indicazioni utili per affrontare correttamente il problema (accertamenti specialistici, professionisti o strutture da interpellare, azioni consigliate ecc.) o per accogliere eventuali segnalazioni.

La segnalazione può essere fatta anche via mail al seguente indirizzo sportellouopsal@apss.tn.it

Non si dà corso di norma a segnalazioni anonime che saranno eventualmente trasmesse per la decisione all’Autorità giudiziaria. L’identità del denunciante viene comunque tutelata.

Per il colloquio diretto è comunque necessario fissare un appuntamento.

Visita specialistica di medicina del lavoro

Previo colloquio telefonico e su indicazione del personale UOPSAL è possibile prenotare una visita specialistica da parte del personale medico che può avvalersi della collaborazione di altre strutture dell’Azienda Provinciale o di altri centri specialistici.

   

Sostegno psicologico

Per avere un sostegno psicologico puoi rivolgerti al Servizio di psicologia dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento. Il Servizio è rivolto a situazioni di disagio psicologico connesse anche a difficoltà lavorative di vario genere.

Per accedere al servizio basta telefonare alla segreteria (lasciando il tuo numero telefonico) chiedendo un primo appuntamento (il colloquio di accoglienza), durante il quale si procede ad una prima presa in carico della domanda, raccogliendo la motivazione della richiesta d’aiuto e chiedendo la disponibilità dell’interessata/o ad effettuare due brevi test autodescrittivi, uno sui sintomi dichiarati e l’altro sulla percezione soggettiva del benessere/malessere generale, finalizzati ad un primo inquadramento.

Il servizio di psicologia non esegue perizie per l’accertamento o la valutazione del danno da utilizzare in sede legale per eventuali richieste di risarcimento.

Servizio di psicologia

Il Servizio si prende cura dei bisogni di tipo psicologico, espressi a livello individuale, di gruppo o istituzionale, a cui risponde mediante l’attività assistenziale ambulatoriale diretta (diagnostica e terapeutica) e/o l’attività assistenziale di consulenza nei confronti dei singoli o di servizi sanitari e sociali.

Email: psicologiaclinica.trento@apss.tn.it 
    
    

Documenti

Documenti allegati

Risoluzione del Parlamento Europeo A3-0043/94 - Molestie

Risoluzione europea per il contrasto delle molestie sul luogo di lavoro

Risoluzione del Parlamento Europeo A5-0283/2001

Risoluzione del Parlamento relativa al contrasto al Mobbing sul posto di lavoro

Circolare INAIL 17 dicembre 2003, n. 71

Circolare INAIL relativa alle modalità di trattazione dei disturbi psichici da costrittività organizzativa sul lavoro.

Corte costituzionale, 10-19 dicembre 2003, n. 359

Sentenza riguardante la disciplina del mobbing.

Corte costituzionale, 6 aprile 2004, n. 113

Sentenza riguardante la disciplina del mobbing.

Risoluzione del Parlamento Europeo A6-0029/2005

Risoluzione del Parlamento europeo sulla promozione della salute e della sicurezza sul lavoro.

Accordo quadro europeo, 8 novembre 2007, COM 686 - Molestie sul luogo di lavoro

Accordo quadro europeo sulle molestie e la violenza sul luogo di lavoro, 8 novembre 2007, COM 686

Corte di cassazione, Sez. Lavoro 25 settembre 2014, n. 20230

Sentenza riguardante la disciplina del mobbing

Corte di cassazione sez. Lavoro 15 maggio 2015, n. 10037

Sentenza riguardante la disciplina del mobbing

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Ultimo aggiornamento: 10/06/2025 07:45

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