Richiesta certificazione "Comune amico della famiglia – Family in Italia"

La certificazione territoriale “Comune amico della famiglia” è un percorso volontario rivolto ai Comuni italiani che intendono promuovere, valorizzare e mettere in campo politiche e servizi orientati al benessere familiare. 

Il “Comune amico della famiglia” deve soddisfare requisiti che riguardano nello specifico: programmazione e verifica, servizi alle famiglie, tariffe, ambiente e qualità della vita, comunicazione.

Comuni o unioni di comuni con sede legale nelle regioni del territorio nazionale che abbiano in essere degli accordi di collaborazione con la Provincia autonoma di Trento ai sensi dell'articolo 11 comma 2 ter della legge provinciale 1/2011 (ad oggi Regione Puglia, Regione Autonoma della Sardegna e Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Umbria).

Per richiedere l'attivazione del processo di certificazione “Comune amico della famiglia” occorre inviare la domanda al seguente indirizzo pec umse.coesionesociale@pec.provincia.tn.it.

Ai fini dell'invio della Domanda è consigliabile contattare preventivamente l'Ufficio Family audit, marchi e certificazioni.

Domanda di attivazione del processo di certificazione “Comune amico della famiglia”, unitamente ai seguenti allegati:

• Dichiarazione di impegno per la certificazione “Comune amico della famiglia”
• Deliberazione di approvazione Piano famiglia comunale
• Piano famiglia comunale
• Deliberazione di costituzione “Commissione interdisciplinare"
• Informativa ex articolo 13 del Regolamento UE n. 679 del 2016 debitamente sottoscritta dal Legale Rappresentante

La Domanda di attivazione della certificazione "Comune amico della famiglia" può essere inviata in qualsiasi momento

Dopo l'invio della Domanda, all'esito dell’istruttoria, l'UMSE sviluppo e supporto alle politiche di coesione sociale  comunica l'assegnazione della certificazione “Comune amico della famiglia - Family in Italia” riportante il numero di iscrizione al Registro di cui all’articolo 16, comma 2 della legge provinciale n. 1/2011.