Descrizione
Si definisce sito potenzialmente contaminato un’area nella quale, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, è rinvenuta un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali (suolo, sottosuolo e acque sotterranee) tale da rappresentare un potenziale rischio per la salute umana.
La comunicazione di potenziale inquinamento viene effettuata da soggetti pubblici e privati che a qualsiasi titolo (ad esempio in qualità di responsabile, proprietario, utilizzatore di un’area, altro soggetto interessato, pubblica amministrazione etc.) riscontrino il verificarsi di eventi potenzialmente contaminanti, dispongano di analisi delle matrici ambientali con concentrazioni maggiori delle concentrazioni soglia di rischio (CSC) o accertino la presenza di contaminazioni storiche.
Gli articoli art.77 bis del TULP e art. 242 del d.lgs. 152/2006 prescrivono che la notifica sia inviata a Provincia, APPA, Prefetto e Comune in cui è situato il sito entro le 24 h dall’evento o dall’individuazione di una contaminazione storica che ha determinato la situazione di potenziale o attuale contaminazione del sito.
Contemporaneamente all’invio della notifica il responsabile dell’inquinamento deve avviare le operazioni di prevenzione o messa in sicurezza di emergenza per evitare che la contaminazione si propaghi o rechi danno all’uomo o all’ambiente.
Attuate le necessarie prime misure di prevenzione, il responsabile svolge, nelle zone interessate dalla contaminazione, un’indagine preliminare sui parametri oggetto dell’inquinamento e, ove accerti che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) non sia stato superato, provvede al ripristino della zona contaminata, dandone notizia, con apposita autocertificazione, al Comune e alla Provincia competenti per territorio entro 48 ore dalla comunicazione.
Qualora invece l’indagine preliminare accerti l’avvenuto superamento delle CSC, anche per un solo parametro, il responsabile dell’inquinamento ne deve dare immediata notizia al Comune competente per territorio e alla Provincia con la descrizione delle misure di prevenzione e di messa in sicurezza di emergenza adottate.
Questo apre il procedimento di bonifica/bonifiche vero e proprio che si sviluppa in fasi definite da norme specifiche in base alla tipologia del sito, secondo diversi iter istruttori necessitanti specifica documentazione e modulistica.