Descrizione
Quando nel 1337 venne eletto principe vescovo di Trento il boemo Nicolò da Bruna (l'attuale Brno capoluogo della Moravia in Cecoslovacchia), le ripercussioni di queste lotte erano ancora attive nelle guerre fratricide tra famiglie nobili. Suo primo compito fu quello di mettere ordine nel territorio della diocesi e del Principato, frenando con l'aiuto di re Giovanni di Boemia, del quale era stato al servizio, le contese e riappropriandosi dei feudi usurpati.
Fu in questa occasione che egli senti la necessità di rafforzare il piccolo esercito del Principato, ponendolo sotto uno stemma unitario e prestigioso che potesse competere con quelli della nobiltà in contesa. Per questo si rivolse direttamente al re Giovanni di Boemia per chiedere la concessione dell'emblema tracciato sullo scudo di san Venceslao, "l'aquila fiammeggiante", che non campeggiava su nessuna bandiera, neppure su quella dei Re di Boemia. Quale stemma si confaceva meglio ad un Vescovo di quello consacrato alla memoria di un principe, venerato come santo e martire per l'unità della fede? Venceslao era stato infatti Re di Boemia, agli albori del cristianesimo nella sua terra, pagando con la morte (935 d.c.) l'avvicinamento alla Chiesa di Roma.
La richiesta non era da poco, ma l'urgenza e la gravità del momento esigevano interventi di prestigio. La petizione ebbe successo.
Perciò, avendoci il venerabile Padre in Cristo il Signor Nicolò, Vescovo di Trento, nostro carissimo amico, dichiarato che la sua Chiesa al presente non ha alcuno stemma col quale in tempi di necessità, i nobili ministeriali, i soldati e i vassalli, suoi e della predetta sua Chiesa, possano fregiarsi ed issare sui vessilli. Ed avendoci supplicato umilmente e devotamente affinché con la benignità che ci è congeniale, facessimo dono a lui ed ai suoi successori nella predetta Chiesa, dello stemma ora non usato di S. Venceslao martire, glorioso patrono del nostro regno.
Noi guardando alla lealtà dello stesso Signor Vescovo che egli verso di Noi manifesto nel passato e manifesta nel presente, considerando inoltre assai attentamente che lo stesso Signor Vescovo per fedeltà e disposizione nel servizio ci si mostro talmente zelante che mai trovammo ne potemmo trovare in lui nient'altro che quanto una vera fedeltà ed un affetto di vera devozione richiedono, giudicammo di essere tenuti ad ascoltarlo ed esaudirlo nella sua richiesta mossi dal debito di una speciale riconoscenza.
Perciò, col tenore del presente atto, vogliamo notificare a coloro che vivono nel presente e a coloro che vivranno nel futuro che, accettando con affetto benigno come giusta e ragionevole la richiesta del ricordato Signor Vescovo, in nome di Dio diamo, concediamo e doniamo a lui ed ai venerabili suoi successori, i Vescovi di Trento, come pure alla Chiesa Tridentina, il predetto invittissimo stemma dello stesso S. Venceslao, riprodotto in calce a questo nostro atto di privilegio perché possa essere in possesso e usato dallo stesso Vescovo e dai predetti successori, i Vescovi di Trento, nel presente e trasmesso in perpetuo per il futuro. Siccome poi la medesima Chiesa Tridentina e esposta alle incursioni dei nemici, come alla freccia il bersaglio, e per questo i suoi rettori, i Vescovi di Trento, in passato furono afflitti dalla violenza di varie ingiustizie da parte di nobili e potenti confinanti, sinceramente promettiamo, sia per il diritto di avvocazia, sia in forza dello stemma predetto, intervenendo noi, i nostri eredi e successori, gli illustri Duchi della Carinzia e i Conti del Tirolo, di conservare e con l'aiuto di Dio di difendere degnamente in futuro il ricordato Signor Vescovo nei suoi diritti, dignità e immunità contro ogni impresa e gravame venente da costoro.
In testimonianza, manifestazione e forza da valere in perpetuo di quanto detto, abbiamo fatto stendere il presente documento e lo abbiamo fatto rafforzare mediante il nostro sigillo maggiore.
Dato a Wroclav nell'anno del Signore 1339, nel giorno della Vigilia del glorioso martire il beato Lorenzo."
Lo stemma ufficiale della Provincia Autonoma di Trento può essere utilizzato solo previa autorizzazione da parte del Presidente della Provincia, nei casi e nei modi indicati dall'Allegato A, parte integrante della delibera n. 1784, di data 05.08.2010 - Criteri e modalità per la concessione del patrocinio della Provincia autonoma di Trento e per l'autorizzazione all'uso dello stemma.
Vai alla pagina di Richiesta Patrocinio PAT