Protocollo per l'accoglienza extrapenitenziaria di genitori detenuti con bambini

Lo Stato italiano con la legge di bilancio 2020 (art. 1, commi 322 e 323) ha previsto un finanziamento a sostegno della rete delle case famiglia e delle altre strutture residenziali territoriali per l’accoglienza sul territorio di madri provenienti dalla detenzione con figli minori conviventi. Avvalendosi anche di queste risorse, fondo di 1,5 milioni di euro per tre anni da ripartire tra le Regioni, il Protocollo operativo intende favorire gli accessi ai servizi di accoglienza extrapenitenziaria presenti sul terrotirio provinciale da parte dei genitori detenuti con figli al seguito e dei nuclei mamma-bambino

Description et contenus

Il Protocollo operativo tra il Servizio politiche sociali della Provincia autonoma di Trento e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige/Südtirol e il Centro per la Giustizia Minorile per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano (Regione Trentino Alto Adige) e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento e la Procura della Repubblica per i Minorenni di Trento e il Tribunale di Sorveglianza di Trento e il Tribunale dei minorenni di Trento e il Tribunale di Trento e il Tribunale di Rovereto – in conformità a quanto previsto dall’articolo 2 c.1, lett. f) del decreto del Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 15 settembre 2021 - intende favorire gli accessi ai servizi di accoglienza extrapenitenziaria da parte dei genitori detenuti con figli al seguito e dei nuclei mamma-bambino. In particolare, ai sensi dell’art. 3 del Protocollo, qualora la rete familiare e sociale non sia sufficiente a supportare l’esecuzione del provvedimento restrittivo della libertà in ambiente esterno, l’UEPE territorialmente competente (Ufficio esecuzione penale esterna) prende preventivamente contatto con la Struttura provinciale competente (attualmente il Servizio politiche sociali) che provvede all’approfondimento della richiesta e all'attivazione dei servizi di accoglienza. La disponibilità di posto all’interno dei servizi residenziali della Provincia autonoma di Trento va verificata nel preciso momento in cui si verifica l’esigenza, tenuto conto della compatibilità tra i bisogni della persona e le caratteristiche delle strutture e dello stato di occupazione delle stesse. L’inserimento nelle strutture residenziali, laddove possibile, avviene all’interno dei servizi convenzionati con la Provincia e/o mediante possibili procedimenti di accreditamento libero.

Il Protocollo operativo ha validità permanente salvo disdetta scritta di una delle parti da comunicarsi entro il 31 ottobre di ciascun anno.

Protocollo operativo 12 04 23 (File pdf 101,58 kB)

Références temporelles

Date de début de validité/de prise d’effet

12/05/2023

Informations supplémentaires

Documents associés

Legge 21 aprile 2011, n. 62

Modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori. (11G0105)

Legge 30 dicembre 2020, n. 178

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. (20G00202)

Decreto Ministeriale 15 settembre 2021 - Ministero della giusizia

Ripartizioni tra le regioni del fondo istituito al fine di contribuire all’accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito in case-famiglia protette e in case-alloggio per l’accoglienza residenziale dei nuclei mamma-bambino

Decreto 12 aprile 2023 - Ministero della giustizia

Decreto 12 aprile 2023 - Ripartizione risorse 2023 del Fondo istituito dall’art. 1, comma 322, legge 30 dicembre 2020, n. 178 per le case famiglia protette

Dernière mise à jour: 15/10/2025 09:51

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